Il dibattito in letteratura sulla validità dell’utilizzo della relazione tra finanza interna ed investimenti per testare la presenza di vincoli finanziari è ancora irrisolto. In questo lavoro ci proponiamo di affrontare il problema combinando dati di bilancio ed informazione qualitativa proveniente dalla banca dati Mediocredito in uno studio sul razionamento del credito e i vincoli finanziari in Italia. L’informazione qualitativa a nostra disposizione rivela che il razionamento e i vincoli finanziari (dichiarati dalle imprese) riguardano una quota piuttosto limitata delle imprese intervistate. Essi sono significativamente correlati con i predittori di rischio di credito, da noi costruiti sulla base di alcuni lavoratori fondamentali in letteratura, e con variabili di “discriminazione” come dimensione, età, investimento in R&S e localizzazione nel Mezzogiorno. La combinazione dell’informazione qualitativa con quella dei dati di bilancio viene poi utilizzata per fare luce sul puzzle del rapporto tra vincoli finanziari e relazione tra investimenti e finanza interna. I nostri risultati dimostrano che, mentre la dichiarazione qualitativa di razionamento discrimina efficacemente tra gruppi di imprese con maggiore e minore sensibilità degli investimenti alla finanza interna, lo stesso non accade quando si utilizzano come criteri discriminanti o la dichiarazione di vincoli finanziari o le variabili tradizionali con impatto significativo sulla dichiarazione di razionamento (dimensione,età, investimento in R&S e localizzazione nel Mezzogiorno).

Razionamento del credito, vincoli finanziari, relazione tra investimenti e finanza interna in Italia

CASTELLI, Annalisa
2005-01-01

Abstract

Il dibattito in letteratura sulla validità dell’utilizzo della relazione tra finanza interna ed investimenti per testare la presenza di vincoli finanziari è ancora irrisolto. In questo lavoro ci proponiamo di affrontare il problema combinando dati di bilancio ed informazione qualitativa proveniente dalla banca dati Mediocredito in uno studio sul razionamento del credito e i vincoli finanziari in Italia. L’informazione qualitativa a nostra disposizione rivela che il razionamento e i vincoli finanziari (dichiarati dalle imprese) riguardano una quota piuttosto limitata delle imprese intervistate. Essi sono significativamente correlati con i predittori di rischio di credito, da noi costruiti sulla base di alcuni lavoratori fondamentali in letteratura, e con variabili di “discriminazione” come dimensione, età, investimento in R&S e localizzazione nel Mezzogiorno. La combinazione dell’informazione qualitativa con quella dei dati di bilancio viene poi utilizzata per fare luce sul puzzle del rapporto tra vincoli finanziari e relazione tra investimenti e finanza interna. I nostri risultati dimostrano che, mentre la dichiarazione qualitativa di razionamento discrimina efficacemente tra gruppi di imprese con maggiore e minore sensibilità degli investimenti alla finanza interna, lo stesso non accade quando si utilizzano come criteri discriminanti o la dichiarazione di vincoli finanziari o le variabili tradizionali con impatto significativo sulla dichiarazione di razionamento (dimensione,età, investimento in R&S e localizzazione nel Mezzogiorno).
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