Il presente contributo intende focalizzare l’attenzione sulle politiche sociali da rivolgere alle famiglie di migranti. Da un recente rapporto a cura dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR (CNR-IRPPS) e del Dipartimento per le Politiche della Famiglia (DiPoFam) della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di Politiche familiari e demografiche, emerge come il sostegno alla genitorialità, la mediazione familiare e culturale con gli ambiti istituzionali in cui sono inclusi i propri figli, rappresentano gli aspetti emergenti della domanda di servizi da parte delle famiglie da ricongiungimento e al contempo le specificità delle famiglie immigrate rispetto a quelle autoctone. Come rileva Cohen-Emerique (2017), gli operatori sociali e educativi sono spesso disorientati dalle difficoltà relazionali e comunicative che emergono lavorando con i migranti. Conoscere la cultura dell’altro non è sufficiente per risolvere i conflitti di valore che possono nascere a fronte di un diverso stile educativo o di una differente organizzazione familiare. Da qui, emerge il bisogno di una formazione di tipo interculturale, tramite cui poter garantire l’attuazione di politiche di integrazione più efficaci.
Politiche sociali e famiglie immigrate: per un approccio interculturale
Fabrizio Pizzi
2022-01-01
Abstract
Il presente contributo intende focalizzare l’attenzione sulle politiche sociali da rivolgere alle famiglie di migranti. Da un recente rapporto a cura dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR (CNR-IRPPS) e del Dipartimento per le Politiche della Famiglia (DiPoFam) della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di Politiche familiari e demografiche, emerge come il sostegno alla genitorialità, la mediazione familiare e culturale con gli ambiti istituzionali in cui sono inclusi i propri figli, rappresentano gli aspetti emergenti della domanda di servizi da parte delle famiglie da ricongiungimento e al contempo le specificità delle famiglie immigrate rispetto a quelle autoctone. Come rileva Cohen-Emerique (2017), gli operatori sociali e educativi sono spesso disorientati dalle difficoltà relazionali e comunicative che emergono lavorando con i migranti. Conoscere la cultura dell’altro non è sufficiente per risolvere i conflitti di valore che possono nascere a fronte di un diverso stile educativo o di una differente organizzazione familiare. Da qui, emerge il bisogno di una formazione di tipo interculturale, tramite cui poter garantire l’attuazione di politiche di integrazione più efficaci.File | Dimensione | Formato | |
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