I campi di internamento durante la grande guerra, il caso di Caira e l'esperienza di Ludwig Wittgenstein

Il caso di Ludwig Wittgenstein, volontario dell'esercito austro-ungarico, catturato dagli italiani il 3 novembre 1918, appare anomalo rispetto ad altri casi simili. Poteva evitare il servizio militare; invece si era presentato alle armi per "mettersi alla prova". Alieno dal nazionalismo acceso di quel periodo, Wittgenstein si misura con la guerra, ma dai carteggi e dai diari, pochissimi riferimenti si fanno in ordine al conflitto. Egli appare concentrato soprattutto sui suoi appunti, che diventeranno il Metodo logico-filosofico, che porta con sé anche durante la prigionia. La vita del campo di Caira, dove è internato, il rapporto con gli altri prigionieri, lo sviluppo delle sue tesi sono al centro del saggio, preceduto però da un ragionamento più generale sui campi di internamento allestiti nel corso della Grande guerra.