Operatori socio-sanitari tra l’accoglienza e l’essere accolti

Ci sono due aspetti che rischiano di essere messi in secondo piano quando si parla di emergenza e di gestione della crisi: il primo è il fatto che, in momenti di crisi importanti, oltre alle competenze professionali entrano inevitabilmente in gioco le proprie capacità e risorse personali. Il Saper-Essere, oltre e più che il Saper-Fare. Il secondo è la capacità del professionista che opera in ambito sociale di lavorare in gruppo e in équipe; visto che difficilmente una crisi, soprattutto una pandemia, potrà essere affrontata efficacemente senza ricorrere a un approccio multidisciplinare. Nelle situazioni di maxi-emergenza, quando un grave evento critico colpisce una popolazione intera come in questo caso, si viene a creare una condizione di elevata emotività che riguarda l’individuo, la comunità e tutti coloro che operano nell’emergenza e nel sociale, a contatto con le persone che necessitano di aiuto o, più genericamente, di assistenza. Ed è in un contesto come questo che emerge il proprio Saper-Essere, la risorsa personale, la capacità interiore di fare fronte, la capacità di resilienza individuale.