La Corte di giustizia torna a pronunciarsi sulla conformità delle tariffe obbligatorie al diritto dell’Unione europea con particolare riferimento ai “motivi imperativi di interesse generale” che presidiano l’imposizione dei minimi tariffari inderogabili, nel rispetto delle condizioni di non discriminazione, necessità e proporzionalità. La ricognizione degli orientamenti della Corte di giustizia consente di svolgere alcune considerazioni sulla dibattuta questione della compatibilità delle tariffe obbligatorie con la libertà di stabilimento e la libera concorrenza, anche alla luce delle previsioni in materia di “equo compenso” recentemente entrate in vigore nel nostro ordinamento.
Le tariffe professionali alla luce dei “motivi imperativi di interesse generale” nella giurisprudenza della Corte di giustizia
Giulio Donzelli
2019-01-01
Abstract
La Corte di giustizia torna a pronunciarsi sulla conformità delle tariffe obbligatorie al diritto dell’Unione europea con particolare riferimento ai “motivi imperativi di interesse generale” che presidiano l’imposizione dei minimi tariffari inderogabili, nel rispetto delle condizioni di non discriminazione, necessità e proporzionalità. La ricognizione degli orientamenti della Corte di giustizia consente di svolgere alcune considerazioni sulla dibattuta questione della compatibilità delle tariffe obbligatorie con la libertà di stabilimento e la libera concorrenza, anche alla luce delle previsioni in materia di “equo compenso” recentemente entrate in vigore nel nostro ordinamento.File | Dimensione | Formato | |
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