La Cassazione cala un poker sul divieto di conversione del contratto di lavoro a termine illegittimo in contratto a tempo indeterminato nell’ambito di società partecipate, nota a Corte di Cassazione 14 febbraio 2018, n. 3621; 22 febbraio 2018, n. 4358; 1° marzo 2018, n. 4897 e 7 marzo 2018, n. 5395

Attraverso un poker di quattro sentenze identiche, se non nel nome del ricorrente, pubblicate nell’arco di meno di un mese, a firma della medesima relatrice, la Cassazione si pronuncia per la prima volta ex professo in merito alle conseguenze dell’illegittimità del termine apposto a un contratto di lavoro subordinato, stipulato da una società a totale partecipazione statale, dopo che il D.L. n. 118 del 2008 aveva disposto peculiari regole per il reclutamento del loro personale. La Suprema Corte sposa la linea fatta propria da parte della giurisprudenza di merito, tesa a non riconoscere la possibilità di conversione in contratto di lavoro a tempo indeterminato, invece sostenuta da altro orientamento L'autore, in adesione alla soluzione adottata, sviluppa la questione sul piano delle ricadute nel quadro normativo vigente.