Insediamento e circolazione nel Lazio meridionale fra tarda antichità e alto medioevo

Se l’ormai abusata definizione di Massimo Pallottino del Lazio meridionale come di una “zona del silenzio” archeologico può dirsi, rispetto agli anni ’80 in cui era stata formulata, superata per l’archeologia italica e romana, non altrettanto può dirsi ‘lontana dalla realtà’ per l’archeologia tardoantica ed altomedievale. A fronte di importanti scoperte per la fase di VI-VII sec., delle recenti re-interpretazioni di complessi monumentali ricondotti alla fase ‘longobarda’, di edizione di carte archeologiche ‘medievali’ di alcuni settori della provincia di Frosinone, e a fronte di tanta bibliografia sugli aspetti storico-artistici legati alla rinascita della Abbazia di Montecassino alla fine dell’altomedioevo, sta una povertà di opere di inquadramento generale che siano fondate sul dato archeologico, sulla ricerca sul terreno e sulla verifica delle informazioni desunte da bibliografia a volte poco critica. Questa è l’impresa che si è tentata in questa sede.