Rabano Mauro, maestro di esegesi e uomo di potere. Il difficile rapporto tra due dimensioni della sua esistenza

L'articolo indaga la relazione tra attività politica e letteraria in Rabano Mauro. Benché le fonti biografiche lo descrivano come un uomo dedito agli studi e poco interessato al potere secolare, Rabano non si astenne dai suoi doveri materiali di abate di un'abbazia imperiale e di vescovo di una diocesi strategica per il regno di Germania. Egli mantenne inoltre relazioni costanti con i sovrani e comunicò con loro tramite la letteratura esegetica: la sua interpretazione della Bibbia non fu soltanto uno strumento di formazione teologica, etica e morale, ma anche un insegnamento storico e un'istruzione politica rivolta a imperatori, re e regine; un mezzo per comprendere la realtà contemporanea e per delineare gli scenari futuri attraverso il senso profetico delle Scritture. L'impatto delle opere esegetiche di Rabano sulla cultura del suo tempo, che era molto forte durante gli anni del suo abbaziato a Fulda e sotto il regno di Ludovico il Pio, tuttavia diminuì fortemente nel corso degli ultimi quattordici anni della sua vita: né a Petersberg né a Magonza Rabano poté contare sull'efficienza di un grande scriptorium e sulla partecipazione di una grande scuola. Di conseguenza, le sue opere non ebbero più la stessa straordinaria diffusione che avevano avuto nel passato, ma ebbero soltanto una cricolazione molto limitata.