Il panorama della sessualità on line si caratterizza per i molteplici strumenti che ne favoriscono l’evoluzione delle pratiche. Il presente lavoro prenderà in esame, dapprima, i temi classici della sessualità e, successivamente, le sue diverse rappresentazioni; ‘l’uso dei piaceri’ [Foucault: 1984] veicolati tramite gli strumenti del web: social network, blog, app, chat room ecc. Una realtà sfuggente se interpretata tenendo conto sia dell’anonimato dei rapporti sociali tessuti all’interno dei contesti cibernetici, sia delle fluttuanti realtà di cui è artefice la digital society. La seduzione della rete lascia trasparire, in filigrana, anche la trasformazione di alcune relazioni in una dinamica di Macht, dove gli attori si ritrovano in una condizione di ‘anomia 2.0’. E’ cosi che, talvolta, si intraprende lo slippery sloop degli ‘abusi digitali’, azioni violente messe in atto attraverso - e in concomitanza - la ‘pratica’ della ‘sessualità on line’ che, alle volte, si trasforma in violenza di tipo simbolica, altre, manifesta e reale (es. i ricatti). L’analisi si confronterà, quindi, con la rappresentazione dell’immagine classica del βία all’interno di una dimensione entro cui si muove il ‘potere dell’immaginazione’, dove la rete informatica, densa di anonimato, consente il replicarsi di azioni ‘devianti’ e violente, nelle diverse forme proprie della ‘web society’ [Cipolla: 2013].

Sessualità, violenza e digital society

SANNELLA, Alessandra
Writing – Original Draft Preparation
2015-01-01

Abstract

Il panorama della sessualità on line si caratterizza per i molteplici strumenti che ne favoriscono l’evoluzione delle pratiche. Il presente lavoro prenderà in esame, dapprima, i temi classici della sessualità e, successivamente, le sue diverse rappresentazioni; ‘l’uso dei piaceri’ [Foucault: 1984] veicolati tramite gli strumenti del web: social network, blog, app, chat room ecc. Una realtà sfuggente se interpretata tenendo conto sia dell’anonimato dei rapporti sociali tessuti all’interno dei contesti cibernetici, sia delle fluttuanti realtà di cui è artefice la digital society. La seduzione della rete lascia trasparire, in filigrana, anche la trasformazione di alcune relazioni in una dinamica di Macht, dove gli attori si ritrovano in una condizione di ‘anomia 2.0’. E’ cosi che, talvolta, si intraprende lo slippery sloop degli ‘abusi digitali’, azioni violente messe in atto attraverso - e in concomitanza - la ‘pratica’ della ‘sessualità on line’ che, alle volte, si trasforma in violenza di tipo simbolica, altre, manifesta e reale (es. i ricatti). L’analisi si confronterà, quindi, con la rappresentazione dell’immagine classica del βία all’interno di una dimensione entro cui si muove il ‘potere dell’immaginazione’, dove la rete informatica, densa di anonimato, consente il replicarsi di azioni ‘devianti’ e violente, nelle diverse forme proprie della ‘web society’ [Cipolla: 2013].
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