L'articolo detta le linee-guida di un libro curato dall'Autore, ove si propongono i risultati di ricerche interdisciplinari (agiografia, topografia, iconografia) riguardanti la memoria e il culto di S. Magno tra le Valli del Sacco e del Liri. Più specificamente il contributo sposta l'attenzione dal consolidato osservatorio costituito dall'Appia e dalla Traianea, per insistere sull'asse della Via Latina, dove era ubicata la scomparsa Fabrateria, che la più antica tradizione liturgica rammenta come patibolo del Martire. L'investigazione si concentra in ambito aquinate, dove l'originaria icona di S. Magno, dopo un lungo ed ampio esodo altomedievale sedimentato dalla vicina Fondi alla lontana Puglia, avrebbe fatto ritorno nella nuova trasfigurazione tranese per il veicolo benedettino affermatosi ad Anagni con l'episcopato di Pietro da Salerno (1062-1105) e traslato in area cassinese dal biografo di questi, Bruno di Segni, il cui abbaziato (1107-1111) rappresenta la cornice ideale, in cui potrebbe aver avuto corso la genesi o almeno la premessa toponomastica di Colle S. Magno (FR), comunità sita nell'attuale confinazione diocesana di Sora-Aquino-Pontecorvo. L'intero volume, in cui è inserito il prodotto e che vede come altri autori A. Molle, S. Pietrobono, L. Cappelletti, V. Tavernese, L. Bianchi, è stato progettato, coordinato e curato dall'Autore e fa parte di una Collana specialistica, che ha per Direttore scientifico il medesimo Autore ed è dotata di ISSN 1721-3053. Segnalazione in "Analecta Bollandiana", (2006) 183-184; "Rivista di Storia della Chiesa in Italia" 61 (2007) 178-179.

S. Magno: problema agiografico e prospettive di ricerca in ambito aquinate.

CARCIONE, Filippo
2004-01-01

Abstract

L'articolo detta le linee-guida di un libro curato dall'Autore, ove si propongono i risultati di ricerche interdisciplinari (agiografia, topografia, iconografia) riguardanti la memoria e il culto di S. Magno tra le Valli del Sacco e del Liri. Più specificamente il contributo sposta l'attenzione dal consolidato osservatorio costituito dall'Appia e dalla Traianea, per insistere sull'asse della Via Latina, dove era ubicata la scomparsa Fabrateria, che la più antica tradizione liturgica rammenta come patibolo del Martire. L'investigazione si concentra in ambito aquinate, dove l'originaria icona di S. Magno, dopo un lungo ed ampio esodo altomedievale sedimentato dalla vicina Fondi alla lontana Puglia, avrebbe fatto ritorno nella nuova trasfigurazione tranese per il veicolo benedettino affermatosi ad Anagni con l'episcopato di Pietro da Salerno (1062-1105) e traslato in area cassinese dal biografo di questi, Bruno di Segni, il cui abbaziato (1107-1111) rappresenta la cornice ideale, in cui potrebbe aver avuto corso la genesi o almeno la premessa toponomastica di Colle S. Magno (FR), comunità sita nell'attuale confinazione diocesana di Sora-Aquino-Pontecorvo. L'intero volume, in cui è inserito il prodotto e che vede come altri autori A. Molle, S. Pietrobono, L. Cappelletti, V. Tavernese, L. Bianchi, è stato progettato, coordinato e curato dall'Autore e fa parte di una Collana specialistica, che ha per Direttore scientifico il medesimo Autore ed è dotata di ISSN 1721-3053. Segnalazione in "Analecta Bollandiana", (2006) 183-184; "Rivista di Storia della Chiesa in Italia" 61 (2007) 178-179.
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