Voodoo Chile: l'artista rock (e non solo) di Don DeLillo

Il terzo romanzo di Don DeLillo, Great Jones Street, pubblicato nel 1973, racconta la storia del frontman di un gruppo rock che all'apice del successo abbandona la scena musicale per ritirarsi in un fatiscente appartamento di New York City. Il romanzo non ha avuto successo e rimane uno dei meno studiati tra i quindici ormai pubblicati da DeLillo. Eppure, l'allora trentasettenne autore si rivela profetico come semtpe e indica la strada a numerosi autori statunitensi attratti dalla musica rock per le trame dei loro romanzi e racconti. L'artista rock come "crocevia tra omicidio e suicidio" si trova per la sua visibilità a generare quella "rete di relazioni" (che è poi la Storia) di cui parla DeLillo a proposito dell'assassino di J.F. Kennedy, Lee H. Oswald (non a caso al centro di un altro romanzo di DeLillo), che descrive come il primo di quei giovani di razza bianca che "pianificano l'omicidio di un individuo famoso--un presidente, un candidato presidenziale, una rockstar--come modo di organizzare la propria solitudine e desolazione, trasformando tale omicidio in un sistema, una rete di relazioni".