La ricorrenza delle costruzioni sintattiche basate sulla negazione è uno dei tratti distintivi del linguaggio poetico di Osip Mandel'štam. Altri studi hanno tentato di interpretare questo dato formale in chiave tematica o psicologica. Questo contributo parte dalle caratteristiche salienti della negazione in quanto tale. La lingua è l'unico sistema semiotico in grado di mostrare come non stanno le cose, a differenza ad es. di un disegno, che non può essere negato. La poesia, in quanto arte verbale, ha quindi una paradossale facoltà di operare con delle “immagini” negabili. In questa prospettiva vengono presi in esame alcuni versi di Mandel'štam in cui il poeta tratta i fatti che non accadranno o che non sono accaduti. Come è stato sottolineato in passato da L. Vygotskij e Ju. Levin, la “poesia semantica” mandel'štamiana è particolarmente sfuggente alla rappresentazione. Infatti, anche laddove essa acquista una maggiore concretezza, l'immagine negativa – che, per definizione, non ha un corrispettivo iconico – la riporta comunque su un piano puramente linguistico.

K voprosu ob otricanii v poezii Mandel'štama [Il problema della negazione nella poesia di Mandel'štam]

RASKINA, RAISA
2012-01-01

Abstract

La ricorrenza delle costruzioni sintattiche basate sulla negazione è uno dei tratti distintivi del linguaggio poetico di Osip Mandel'štam. Altri studi hanno tentato di interpretare questo dato formale in chiave tematica o psicologica. Questo contributo parte dalle caratteristiche salienti della negazione in quanto tale. La lingua è l'unico sistema semiotico in grado di mostrare come non stanno le cose, a differenza ad es. di un disegno, che non può essere negato. La poesia, in quanto arte verbale, ha quindi una paradossale facoltà di operare con delle “immagini” negabili. In questa prospettiva vengono presi in esame alcuni versi di Mandel'štam in cui il poeta tratta i fatti che non accadranno o che non sono accaduti. Come è stato sottolineato in passato da L. Vygotskij e Ju. Levin, la “poesia semantica” mandel'štamiana è particolarmente sfuggente alla rappresentazione. Infatti, anche laddove essa acquista una maggiore concretezza, l'immagine negativa – che, per definizione, non ha un corrispettivo iconico – la riporta comunque su un piano puramente linguistico.
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