La presenza delle donne nel sistema imprenditoriale italiano, nel ruolo di proprietarie o di manager se non addirittura nella combinazione dei due ruoli, è oggi un dato di fatto. In assenza di dati che possano fotografare con esattezza la realtà del fenomeno, indagini sul campo attraverso interviste in profondità hanno di recente consentito di monitorare il ruolo rivestito dalle donne all’interno delle imprese famigliari italiane, individuandone anche i casi di successione aziendale. E’ emerso che le donne rivestono ancora un ruolo invisibile, dietro le quinte, quando è il maschio ad assumere la leadership dell’impresa, delegate all’organizzazione, all’amministrazione o alla responsabilità delle risorse umane; ma lì dove hanno assunto il ruolo di leader si può addirittura parlare di innovazione al femminile per i processi di cambiamento che esse hanno imposto per garantire lo sviluppo e la competitività dell’impresa nel tempo. Gli elementi presenti nello stile organizzativo femminile quali elevata spinta all’autonomia, al riconoscimento individuale e alla ricerca della qualità del lavoro suggeriscono che le donne, per avere successo, non devono necessariamente abbracciare il modello maschile, perché le doti innate in una donna possono essere garanzia della buona performance di un’impresa quanto quelle maschili. Per quanto in Italia si debba ancora fare i conti con la resistenza nei confronti dell’avanzata delle donne nel mondo del lavoro, soprattutto se si tratta di posizioni direzionali e manageriali, ciò che sta realmente cambiando è la fisionomia atavicamente maschile nelle imprese famigliari italiane e il genere del successore assume sempre meno importanza nella scelta degli eredi.
Donne imprenditrici:una risorsa per il cambiamento generazionale di impresa
TOSCANO, Pia
2014-01-01
Abstract
La presenza delle donne nel sistema imprenditoriale italiano, nel ruolo di proprietarie o di manager se non addirittura nella combinazione dei due ruoli, è oggi un dato di fatto. In assenza di dati che possano fotografare con esattezza la realtà del fenomeno, indagini sul campo attraverso interviste in profondità hanno di recente consentito di monitorare il ruolo rivestito dalle donne all’interno delle imprese famigliari italiane, individuandone anche i casi di successione aziendale. E’ emerso che le donne rivestono ancora un ruolo invisibile, dietro le quinte, quando è il maschio ad assumere la leadership dell’impresa, delegate all’organizzazione, all’amministrazione o alla responsabilità delle risorse umane; ma lì dove hanno assunto il ruolo di leader si può addirittura parlare di innovazione al femminile per i processi di cambiamento che esse hanno imposto per garantire lo sviluppo e la competitività dell’impresa nel tempo. Gli elementi presenti nello stile organizzativo femminile quali elevata spinta all’autonomia, al riconoscimento individuale e alla ricerca della qualità del lavoro suggeriscono che le donne, per avere successo, non devono necessariamente abbracciare il modello maschile, perché le doti innate in una donna possono essere garanzia della buona performance di un’impresa quanto quelle maschili. Per quanto in Italia si debba ancora fare i conti con la resistenza nei confronti dell’avanzata delle donne nel mondo del lavoro, soprattutto se si tratta di posizioni direzionali e manageriali, ciò che sta realmente cambiando è la fisionomia atavicamente maschile nelle imprese famigliari italiane e il genere del successore assume sempre meno importanza nella scelta degli eredi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.