Il saggio esamina il problema del contatto linguistico tra greco e latino nell'Egitto di età romana, concentrandosi sul fenomeno del prestito lessicale (in particolare dei latinismi in greco) su cui vengono avanzate alcune osservazioni di ordine soprattutto fonologico e morfologico. Sono inoltre avanzate alcune considerazioni di ordine sociolinguistico sulla posizione del latino nel repertorio linguistico dell’Egitto romano, sui diversi strati di provenienza dei prestiti latini nel greco dei papiri, e sui rapporto, in termini di organizzazione del repertorio, tra latino, greco e copto. In generale si sostiene che non tutti i latinismi documentati dalle fonti siano da riallacciare all’uso del latino come varietà «superalta» del repertorio (lingua dell’amministrazione, della giustizia e dei vertici militari) ma che una parte di essi provengano da un’interlingua a base latina, di circolazione usuale, caratterizzata da alcuni fenomeni di semplificazione. Tra questi ultimi è notevole il caso della perdita del genere femminile nei nomi indicanti oggetti inanimati largamente attestato nei latinismi dei papiri, e per il quale può essere indicato un influsso del copto.
Latinismi nel greco d’Egitto
SCHIRRU, Giancarlo
2013-01-01
Abstract
Il saggio esamina il problema del contatto linguistico tra greco e latino nell'Egitto di età romana, concentrandosi sul fenomeno del prestito lessicale (in particolare dei latinismi in greco) su cui vengono avanzate alcune osservazioni di ordine soprattutto fonologico e morfologico. Sono inoltre avanzate alcune considerazioni di ordine sociolinguistico sulla posizione del latino nel repertorio linguistico dell’Egitto romano, sui diversi strati di provenienza dei prestiti latini nel greco dei papiri, e sui rapporto, in termini di organizzazione del repertorio, tra latino, greco e copto. In generale si sostiene che non tutti i latinismi documentati dalle fonti siano da riallacciare all’uso del latino come varietà «superalta» del repertorio (lingua dell’amministrazione, della giustizia e dei vertici militari) ma che una parte di essi provengano da un’interlingua a base latina, di circolazione usuale, caratterizzata da alcuni fenomeni di semplificazione. Tra questi ultimi è notevole il caso della perdita del genere femminile nei nomi indicanti oggetti inanimati largamente attestato nei latinismi dei papiri, e per il quale può essere indicato un influsso del copto.File | Dimensione | Formato | |
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