L’attualità di una ricerca sui sistemi elettorali regionali discende dal fatto che la competenza legislativa delle regioni ad autonomia ordinaria in materia elettorale è relativamente recente e quindi si tratta di un tema non ancora del tutto consolidato e scandagliato. L’interesse discende soprattutto dal fatto che le Regioni, negli ultimi quindici anni, si sono viste aumentare notevolmente le competenze legislative e amministrative, assumendo un peso politico-istituzionale notevolmente superiore al passato. Il volume si colloca nel quadro di un’inedita prospettiva di ricerca scientifica: quella del Diritto regionale comparato. Prospettiva di ricerca inaugurata di recente, a seguito dell’accentuazione del decentramento territoriale pluralistico – determinata soprattutto, ma non solo, dalla riforma del Titolo V – e della consequenziale accentuazione del livello di differenziazione degli ordinamenti regionali. L’intreccio dei tre piani classici della ricerca giuridica – quello normativo, quello giurisprudenziale e quello dottrinale – mira a costruire un discorso complesso, a tutto tondo, ma anche organico e caratterizzato da un filo conduttore, con il fine di descrivere e classificare i fenomeni indagati, ma anche di evidenziarne i profili problematici e di formulare delle possibili soluzioni in chiave prescrittiva

Introduzione

PASTORE, Fulvio
2012-01-01

Abstract

L’attualità di una ricerca sui sistemi elettorali regionali discende dal fatto che la competenza legislativa delle regioni ad autonomia ordinaria in materia elettorale è relativamente recente e quindi si tratta di un tema non ancora del tutto consolidato e scandagliato. L’interesse discende soprattutto dal fatto che le Regioni, negli ultimi quindici anni, si sono viste aumentare notevolmente le competenze legislative e amministrative, assumendo un peso politico-istituzionale notevolmente superiore al passato. Il volume si colloca nel quadro di un’inedita prospettiva di ricerca scientifica: quella del Diritto regionale comparato. Prospettiva di ricerca inaugurata di recente, a seguito dell’accentuazione del decentramento territoriale pluralistico – determinata soprattutto, ma non solo, dalla riforma del Titolo V – e della consequenziale accentuazione del livello di differenziazione degli ordinamenti regionali. L’intreccio dei tre piani classici della ricerca giuridica – quello normativo, quello giurisprudenziale e quello dottrinale – mira a costruire un discorso complesso, a tutto tondo, ma anche organico e caratterizzato da un filo conduttore, con il fine di descrivere e classificare i fenomeni indagati, ma anche di evidenziarne i profili problematici e di formulare delle possibili soluzioni in chiave prescrittiva
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