La natura essenzialmente sociale della fiducia fa si che essa sia una valutazione dell’influenza che l’interazione tra trustor, target e contesto può avere sui propri risultati, non una valutazione dei fattori individuali che contribuiscono a tale influenza. La fiducia presenta certamente una connotazione funzionale poiché tale atteggiamento implica lo sforzo del soggetto per ottenere un senso di controllo in una situazione in cui non sarebbe possibile esercitarlo in altro modo. Le tre componenti della fiducia, i pensieri, gli affetti e le intenzioni comportamentali riflettono rispettivamente tre diverse fonti di controllo in una data situazione: controllo ipotetico, controllo consequenziale e controllo motivazionale. Fiducia e sfiducia non sono atteggiamenti differenti, esse piuttosto riflettono diverse valutazioni di influenza. Per chiarire la distinzione tra la mancanza di un atteggiamento positivo (bassa fiducia) e la presenza di un atteggiamento negativo (sfiducia) è necessario considerare l’aspetto incrementale della valutazione di influenza da parte del soggetto. La fiducia è un concetto dinamico che può essere correlato ai processi e alle performance di un gruppo, compresi i comportamenti di cittadinanza organizzativa, lo sforzo, i conflitti, la comunicazione, i processi decisionali. La fiducia può tuttavia influire sulla performance di gruppo in maniera indiretta svolgendo una funzione moderatrice. La fiducia aiuterebbe ad incanalare l’energia verso il raggiungimento di obiettivi alternativi (da obiettivi personali a obiettivi di gruppo), fornendo informazioni sull’opportunità di impegnarsi in un determinato corso di azioni (ad esempio cooperare).

Fiducia interpersonale e motivazione al lavoro

DIOTAIUTI, Pierluigi
2011-01-01

Abstract

La natura essenzialmente sociale della fiducia fa si che essa sia una valutazione dell’influenza che l’interazione tra trustor, target e contesto può avere sui propri risultati, non una valutazione dei fattori individuali che contribuiscono a tale influenza. La fiducia presenta certamente una connotazione funzionale poiché tale atteggiamento implica lo sforzo del soggetto per ottenere un senso di controllo in una situazione in cui non sarebbe possibile esercitarlo in altro modo. Le tre componenti della fiducia, i pensieri, gli affetti e le intenzioni comportamentali riflettono rispettivamente tre diverse fonti di controllo in una data situazione: controllo ipotetico, controllo consequenziale e controllo motivazionale. Fiducia e sfiducia non sono atteggiamenti differenti, esse piuttosto riflettono diverse valutazioni di influenza. Per chiarire la distinzione tra la mancanza di un atteggiamento positivo (bassa fiducia) e la presenza di un atteggiamento negativo (sfiducia) è necessario considerare l’aspetto incrementale della valutazione di influenza da parte del soggetto. La fiducia è un concetto dinamico che può essere correlato ai processi e alle performance di un gruppo, compresi i comportamenti di cittadinanza organizzativa, lo sforzo, i conflitti, la comunicazione, i processi decisionali. La fiducia può tuttavia influire sulla performance di gruppo in maniera indiretta svolgendo una funzione moderatrice. La fiducia aiuterebbe ad incanalare l’energia verso il raggiungimento di obiettivi alternativi (da obiettivi personali a obiettivi di gruppo), fornendo informazioni sull’opportunità di impegnarsi in un determinato corso di azioni (ad esempio cooperare).
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