Guglielmo da Pastrengo, attivo nel XIV secolo, ebbe sicuramente a disposizione un codice catulliano conservato nella Cattedrale di Verona. L'analisi delle tracce del Liber catulliano all'interno dell'opera di Guglielmo porta da un lato ad escludere che egli abbia conosciuto una variante 'differtus' in Catull. 12,9, dall'altro a stabilire con ragionevole certezza che le note marginali del codice Oxoniense di Catullo emanano in larga misura da un ambiente molto vicino a Guglielmo.

Guglielmo da Pastrengo e i codices Catulliani antiquiores: un riesame

MORELLI, Alfredo Mario
2013-01-01

Abstract

Guglielmo da Pastrengo, attivo nel XIV secolo, ebbe sicuramente a disposizione un codice catulliano conservato nella Cattedrale di Verona. L'analisi delle tracce del Liber catulliano all'interno dell'opera di Guglielmo porta da un lato ad escludere che egli abbia conosciuto una variante 'differtus' in Catull. 12,9, dall'altro a stabilire con ragionevole certezza che le note marginali del codice Oxoniense di Catullo emanano in larga misura da un ambiente molto vicino a Guglielmo.
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