Nella Commemorazione di De Sanctis, tenuta alla Camera dei Deputati nel gennaio 1884, Giustino Fortunato ribadì la centralità dell’insegnamento del suo maestro e la originalità di un intellettuale che aveva saputo rinnovare l’idea stessa del fare politica. Il giovane Fortunato fu allievo della Seconda Scuola napoletana di Francesco De Sanctis (1872-1876) e all’opera militante del maestro consacrò vari anni della sua formazione morale e intellettuale. Sin dai primi anni Ottanta Fortunato colse il senso intimo dell’azione educativa di De Sanctis e della sua radicale capacità di proporre un nuovo modello d’impegno pubblico e di moralità civile in un paese sconvolto dal trasformismo e dalla corruzione. La costruzione delle ferrovie nel Mezzogiorno fu considerato un momento essenziale per rompere l’isolamento storico del Sud e le ragioni intrinseche delle battaglie meridionaliste del grande intellettuale, politico, parlamentare e storico di Rionero in Vulture si caratterizzarono per la loro impronta desanctisiana, fondata sull’amore per la libertà, l’adesione agli ideali della patria e il rifiuto della saviezza dell’uomo di Guicciardini.

Contro il vecchio "io politico". La filosofia desanctisiana e il pensiero di Giustino Fortunato

Antonio Iermano
2025-01-01

Abstract

Nella Commemorazione di De Sanctis, tenuta alla Camera dei Deputati nel gennaio 1884, Giustino Fortunato ribadì la centralità dell’insegnamento del suo maestro e la originalità di un intellettuale che aveva saputo rinnovare l’idea stessa del fare politica. Il giovane Fortunato fu allievo della Seconda Scuola napoletana di Francesco De Sanctis (1872-1876) e all’opera militante del maestro consacrò vari anni della sua formazione morale e intellettuale. Sin dai primi anni Ottanta Fortunato colse il senso intimo dell’azione educativa di De Sanctis e della sua radicale capacità di proporre un nuovo modello d’impegno pubblico e di moralità civile in un paese sconvolto dal trasformismo e dalla corruzione. La costruzione delle ferrovie nel Mezzogiorno fu considerato un momento essenziale per rompere l’isolamento storico del Sud e le ragioni intrinseche delle battaglie meridionaliste del grande intellettuale, politico, parlamentare e storico di Rionero in Vulture si caratterizzarono per la loro impronta desanctisiana, fondata sull’amore per la libertà, l’adesione agli ideali della patria e il rifiuto della saviezza dell’uomo di Guicciardini.
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