Ne _La vita quotidiana come rappresentazione_, Erwin Goffmann descrive il Sé come stratificazione identitaria, in cui al sotto della facciata pubblica altri aspetti della personalità apparentemente piu' veri traspaiono. Questi aspetti possono in realtà essere altrettanto costruiti e rivelati ad arte. A partire da questa concezione, l'articolo analizza la figura dell'eroe byroniano come stratificazione semantica (apparenza cortese, malcelato disprezzo per la volgarità umana, animo nobile solo in parte distorto dalle ingiustizie subite). Viene mostrato come questo modello letterario sia dialetticamente legato alla personalità del Byron pubblico come restituito dalla testimonianza della futura moglie Annabella Millbank. Viene mostrato come il ruolo di 'osservatore critico' che Annabella si attribuisce è in realtà una funzione prefigurata della figura dell'eroe byroniano, che ha il suo equivalente nel lettore ideale evocato nelle Turkish Tales come colui che può affermare la superiorità dell'eroe a fronte della condanna sociale a cui è soggetto. Infine viene illustrato come, se l'eroe byroniano è presentato e tradizionalmente studiato come individuo isolato in realtà è invariabilmente, nelle opere di Byron, un condottiero militare o leader rivoluzionario, un ruolo che complica la sua individualità con implicazioni politiche e sociali che ne evidenziano le contraddizioni rispetto alle tematiche della libertà e del rapporto con il corpo.
Titolo: | The Byronic Hero: Leadership and Theatricality |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2010 |
Rivista: | |
Abstract: | Ne _La vita quotidiana come rappresentazione_, Erwin Goffmann descrive il Sé come stratificazione identitaria, in cui al sotto della facciata pubblica altri aspetti della personalità apparentemente piu' veri traspaiono. Questi aspetti possono in realtà essere altrettanto costruiti e rivelati ad arte. A partire da questa concezione, l'articolo analizza la figura dell'eroe byroniano come stratificazione semantica (apparenza cortese, malcelato disprezzo per la volgarità umana, animo nobile solo in parte distorto dalle ingiustizie subite). Viene mostrato come questo modello letterario sia dialetticamente legato alla personalità del Byron pubblico come restituito dalla testimonianza della futura moglie Annabella Millbank. Viene mostrato come il ruolo di 'osservatore critico' che Annabella si attribuisce è in realtà una funzione prefigurata della figura dell'eroe byroniano, che ha il suo equivalente nel lettore ideale evocato nelle Turkish Tales come colui che può affermare la superiorità dell'eroe a fronte della condanna sociale a cui è soggetto. Infine viene illustrato come, se l'eroe byroniano è presentato e tradizionalmente studiato come individuo isolato in realtà è invariabilmente, nelle opere di Byron, un condottiero militare o leader rivoluzionario, un ruolo che complica la sua individualità con implicazioni politiche e sociali che ne evidenziano le contraddizioni rispetto alle tematiche della libertà e del rapporto con il corpo. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11580/11863 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |