Sul finire degli anni ’60 si è andata affermando l’idea dell’urgenza di intraprendere una politica di sostegno dell’industria europea, sempre più minacciata dall’affacciarsi, sul piano mercantile, di nuove potenze economiche. La mancanza di previsioni normative nella materia de qua nei trattati originari, ha portato la Comunità Europea ad intraprendere una serie di misure atte a rafforzare il sistema del mercato comune, giungendo fino all’elaborazione, raggiunta nel Trattato di Maastricht, di un’apposita regolamentazione sulla politica industriale comunitaria, con ciò permettendo all’Unione di intraprendere riforme strutturali mirate. La presente disamina dell'art. 157 TCE, volto a promuovere la competitività, una politica in favore delle imprese e l'adozione di programmi a sostegno dell'imprenditorialità, parte dall'analisi della concreta realizzazione degli obbiettivi fissati dalla Comunità, raggiungibili solo grazie all'intervento degli Stati membri, ricadendo le azioni anzi citate nel novero delle c.d. competenze concorrenti e giunge alla rilevazione di un innovativo modello di sussidiarietà, definita come sussidiarietà perfetta. Si configura un nuovo istituto, articolato su tre livelli, dove il più basso livello decisionale non è più rappresentato dallo Stato, ma coincide con il privato, l'imprenditore, terzo organo del potere decentrato della Comunità.
Commento all'art.157 TCE
SCALESE, Giancarlo
2004-01-01
Abstract
Sul finire degli anni ’60 si è andata affermando l’idea dell’urgenza di intraprendere una politica di sostegno dell’industria europea, sempre più minacciata dall’affacciarsi, sul piano mercantile, di nuove potenze economiche. La mancanza di previsioni normative nella materia de qua nei trattati originari, ha portato la Comunità Europea ad intraprendere una serie di misure atte a rafforzare il sistema del mercato comune, giungendo fino all’elaborazione, raggiunta nel Trattato di Maastricht, di un’apposita regolamentazione sulla politica industriale comunitaria, con ciò permettendo all’Unione di intraprendere riforme strutturali mirate. La presente disamina dell'art. 157 TCE, volto a promuovere la competitività, una politica in favore delle imprese e l'adozione di programmi a sostegno dell'imprenditorialità, parte dall'analisi della concreta realizzazione degli obbiettivi fissati dalla Comunità, raggiungibili solo grazie all'intervento degli Stati membri, ricadendo le azioni anzi citate nel novero delle c.d. competenze concorrenti e giunge alla rilevazione di un innovativo modello di sussidiarietà, definita come sussidiarietà perfetta. Si configura un nuovo istituto, articolato su tre livelli, dove il più basso livello decisionale non è più rappresentato dallo Stato, ma coincide con il privato, l'imprenditore, terzo organo del potere decentrato della Comunità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.