Il saggio indaga il critico e importante momento di passaggio della tipologia libraria delle Bibbie atlantiche da Roma alla Toscana agli inizi del XII secolo. In particolare, attraverso l’analisi stilistica e iconografica delle pandette romane (la Bibbia del Pantheon, Vat. lat. 12958, e i suoi derivati Vat. lat. 10405, Toledo 3, Angelic. 1273, Riccardiana 221; la Bibbia di Perugia, Augusta L 59) e il loro confronto da una parte con la pittura monumentale coeva e dall’altra con la produzione toscana (dai codici ‘aretini’ alla Bibbia Edili 125-126) si intende dimostrare come, a partire appunto dai decenni iniziali del XII secolo, la apodittica e programmatica chiarezza delle Bibbie legate alla fase militante della Riforma gregoriana si stemperi, assecondando la svolta moderata e insieme trionfalistica a antipauperistica che da Urbano II (1088-1099) a Innocenzo II (1130-1143) segna il fallimento della linea più rigida e dura perseguita dai primi riformatori. Il volume che accoglie il saggio fa parte della collana Etudes lausonnoises d’histoire de l’art, che pubblica gli atti delle giornate di studio svolte il 10 e l’11 dicembre 2004 all’Università di Losanna, organizzate da Serena Romano. Lo studio nasce da un importante progetto dell’Università degli studi di Cassino, curato da Marilena Maniaci e da Giulia Orofino e dedicato alle Bibbie atlantiche, che a partire dalla mostra allestita nel 2000 presso l’Abbazia di Montecassino e la Biblioteca Medica Laurenziana di Firenze, ha dato origine a tesi di laurea, di dottorato e di specializzazione, indagini strutturali sulle modalità di confezionamento e di trascrizione, analisi della tradizione testuale, rilevamento degli aspetti quantitativi degli apparati ornamentali, studi di iconografia comparata, ricerche su gruppi omogenei di esemplari, e a un sito web, www.bibbieatlantiche.it.
La decorazione delle Bibbie atlantiche tra Lazio e Toscana nella prima metà del XII secolo
OROFINO, Giulia
2007-01-01
Abstract
Il saggio indaga il critico e importante momento di passaggio della tipologia libraria delle Bibbie atlantiche da Roma alla Toscana agli inizi del XII secolo. In particolare, attraverso l’analisi stilistica e iconografica delle pandette romane (la Bibbia del Pantheon, Vat. lat. 12958, e i suoi derivati Vat. lat. 10405, Toledo 3, Angelic. 1273, Riccardiana 221; la Bibbia di Perugia, Augusta L 59) e il loro confronto da una parte con la pittura monumentale coeva e dall’altra con la produzione toscana (dai codici ‘aretini’ alla Bibbia Edili 125-126) si intende dimostrare come, a partire appunto dai decenni iniziali del XII secolo, la apodittica e programmatica chiarezza delle Bibbie legate alla fase militante della Riforma gregoriana si stemperi, assecondando la svolta moderata e insieme trionfalistica a antipauperistica che da Urbano II (1088-1099) a Innocenzo II (1130-1143) segna il fallimento della linea più rigida e dura perseguita dai primi riformatori. Il volume che accoglie il saggio fa parte della collana Etudes lausonnoises d’histoire de l’art, che pubblica gli atti delle giornate di studio svolte il 10 e l’11 dicembre 2004 all’Università di Losanna, organizzate da Serena Romano. Lo studio nasce da un importante progetto dell’Università degli studi di Cassino, curato da Marilena Maniaci e da Giulia Orofino e dedicato alle Bibbie atlantiche, che a partire dalla mostra allestita nel 2000 presso l’Abbazia di Montecassino e la Biblioteca Medica Laurenziana di Firenze, ha dato origine a tesi di laurea, di dottorato e di specializzazione, indagini strutturali sulle modalità di confezionamento e di trascrizione, analisi della tradizione testuale, rilevamento degli aspetti quantitativi degli apparati ornamentali, studi di iconografia comparata, ricerche su gruppi omogenei di esemplari, e a un sito web, www.bibbieatlantiche.it.File | Dimensione | Formato | |
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