L'articolo esamina l'antropologia storica del Mediterraneo sviluppata da Ernesto de Martino. De Martino si concentrò sul Mediterraneo e sul Meridione d'Italia, intesi non solo come aree geografiche ma come spazi storici e culturali interconnessi e dinamici La sua prospettiva, fondata sullo storicismo vichiano-crociano, innestato su altre tradizioni filosofiche, si opponeva all'etnologia naturalistica e promuoveva uno "storicismo eroico" per riconoscere il valore storico di tutte le culture, incluse quelle marginalizzate. Egli ridefinì il concetto di "primitivo" in chiave ideale, utilizzando l'etnocentrismo critico e il "doppio sguardo" per confrontarsi con le culture "altre" e accrescere l'autocoscienza. De Martino analizzò fenomeni come il lamento funebre e il tarantismo, comparandoli con pratiche di altre aree euromediterranee ed extra-occidentali. Contrariamente ad altri studiosi, evitò la "tribalizzazione" delle culture mediterranee, inserendole in un contesto storico complesso. L'obiettivo era ampliare l'autocoscienza della civiltà occidentale e contribuire a un nuovo umanesimo, riconoscendo a ogni gruppo sociale la capacità di creare la propria storia.

L’antropologia storica del Mediterraneo di Ernesto de Martino

Floriana Ciccodicola
2025-01-01

Abstract

L'articolo esamina l'antropologia storica del Mediterraneo sviluppata da Ernesto de Martino. De Martino si concentrò sul Mediterraneo e sul Meridione d'Italia, intesi non solo come aree geografiche ma come spazi storici e culturali interconnessi e dinamici La sua prospettiva, fondata sullo storicismo vichiano-crociano, innestato su altre tradizioni filosofiche, si opponeva all'etnologia naturalistica e promuoveva uno "storicismo eroico" per riconoscere il valore storico di tutte le culture, incluse quelle marginalizzate. Egli ridefinì il concetto di "primitivo" in chiave ideale, utilizzando l'etnocentrismo critico e il "doppio sguardo" per confrontarsi con le culture "altre" e accrescere l'autocoscienza. De Martino analizzò fenomeni come il lamento funebre e il tarantismo, comparandoli con pratiche di altre aree euromediterranee ed extra-occidentali. Contrariamente ad altri studiosi, evitò la "tribalizzazione" delle culture mediterranee, inserendole in un contesto storico complesso. L'obiettivo era ampliare l'autocoscienza della civiltà occidentale e contribuire a un nuovo umanesimo, riconoscendo a ogni gruppo sociale la capacità di creare la propria storia.
2025
978-1-955995-15-3
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
F. Ciccodicola L’antropologia storica del Mediterraneo di Ernesto de Martino CASA LAGO PRESS CT 2025.pdf

solo utenti autorizzati

Descrizione: Contributo in volume monografico
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Copyright dell'editore
Dimensione 488.4 kB
Formato Adobe PDF
488.4 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11580/114964
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
social impact