L’articolo indaga il fondamentale rapporto di De Sanctis con Leopardi, a partire dal Dialogo del 1858 dedicato al confronto fra il pensiero del Recanatese e la filosofia di Schopenhauer. Si analizza poi l’influenza che il magistero desanctisiano esercita sulla critica leopardiana, mettendo in risalto in particolare alcune delle variegate posizioni emergenti nel periodo fra le due guerre, fra interpretazioni strumentali e coraggio civile, alla luce della recente letteratura sull’argomento.
La recezione di Leopardi e il prisma desanctisiano: motivi e conflitti dal secondo Ottocento all'età delle catastrofi
Antonio Iermano
2024-01-01
Abstract
L’articolo indaga il fondamentale rapporto di De Sanctis con Leopardi, a partire dal Dialogo del 1858 dedicato al confronto fra il pensiero del Recanatese e la filosofia di Schopenhauer. Si analizza poi l’influenza che il magistero desanctisiano esercita sulla critica leopardiana, mettendo in risalto in particolare alcune delle variegate posizioni emergenti nel periodo fra le due guerre, fra interpretazioni strumentali e coraggio civile, alla luce della recente letteratura sull’argomento.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Iermano Stdes2024.pdf
solo utenti autorizzati
Descrizione: Articolo
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
1.07 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.07 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.