Il contributo intende sviluppare alcune riflessioni sui rapporti di interazione grafica fra centro e periferia nel mondo greco e bizantino. Si cerca di definire le nozioni di 'centro' e 'periferia' in relazione ai processi grafici, fra dinamiche condivise e contrapposizioni culturali e ideologiche. Si sottolinea la natura mutevole del binomio centro/periferia in rapporto al mutare degli equilibri geopolitici, economici, sociali e se ne fornisce una esemplificazione in relazione al periodo ellenistico-romano, alla fase di transizione fra antichità tarda e alto medioevo bizantino, al pieno periodo bizantino, quando il ruolo egemone della capitale nei confronti delle periferie comincia a mostrare tratti di criticità. Infine, in una prospettiva più specificamente paleografica, si applica lo schema centralità/perifericità all’analisi di fenomeni che si manifestano trasversalmente all’interno dello stesso spazio grafico, dove la centralità – mai disgiunta da processi più generali – coincide con l’emergenza di varianti grafiche dominati (e quindi, potenzialmente, di nuovi stili di scrittura), le quali relegano in una dimensione per così dire periferica ogni altra manifestazione grafica. In questa accezione, la centralità coincide con un’opzione grafica preminente (com’è il caso dele scritture burocratico-amministrative di VII-VIII secolo), rispetto alla quale ogni altro orientamento tende a connotarsi come periferico e quindi, potenzialmente, ‘recessivo’.
Fra centri e periferie: qualche riflessione sui processi di interazione grafica nel mondo greco
Edoardo Crisci
2023-01-01
Abstract
Il contributo intende sviluppare alcune riflessioni sui rapporti di interazione grafica fra centro e periferia nel mondo greco e bizantino. Si cerca di definire le nozioni di 'centro' e 'periferia' in relazione ai processi grafici, fra dinamiche condivise e contrapposizioni culturali e ideologiche. Si sottolinea la natura mutevole del binomio centro/periferia in rapporto al mutare degli equilibri geopolitici, economici, sociali e se ne fornisce una esemplificazione in relazione al periodo ellenistico-romano, alla fase di transizione fra antichità tarda e alto medioevo bizantino, al pieno periodo bizantino, quando il ruolo egemone della capitale nei confronti delle periferie comincia a mostrare tratti di criticità. Infine, in una prospettiva più specificamente paleografica, si applica lo schema centralità/perifericità all’analisi di fenomeni che si manifestano trasversalmente all’interno dello stesso spazio grafico, dove la centralità – mai disgiunta da processi più generali – coincide con l’emergenza di varianti grafiche dominati (e quindi, potenzialmente, di nuovi stili di scrittura), le quali relegano in una dimensione per così dire periferica ogni altra manifestazione grafica. In questa accezione, la centralità coincide con un’opzione grafica preminente (com’è il caso dele scritture burocratico-amministrative di VII-VIII secolo), rispetto alla quale ogni altro orientamento tende a connotarsi come periferico e quindi, potenzialmente, ‘recessivo’.File | Dimensione | Formato | |
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