Este libro, estructurado en cuatro secciones, agrupa "prácticas" a través de las cuales las mujeres se relacionaron de forma eficaz con las artes. El patronazgo femenino entendido como un nexo transversal que recorre los espacios cortesanos, pensados como lugares y engranajes para el ejercicio del poder, que adquiere un trasfondo en clave política. El coleccionismo femenino, resultado de prácticas devocionales, lectoras o coleccionistas que facilitan la creación de espacios propios, ocupados por mujeres, como oratorios, bibliotecas o galerías artísticas. La indumentaria femenina, convertida en Moda, que habla de la percepción de una persona, e interpela sobre quién es y sobre cómo se relaciona con el mundo real. La obra se cierra con cuatro contribuciones bajo el epígrafe Identidades y fronteras donde las prácticas artísticas tienen su propia voz, dibujan contornos que hablan de la distribución del poder, de una apropiación diferencial del espacio o de otras estrategias de distinción. Il contributo individuale è volto a mettere in luce le principali figure femminili che hanno segnato la storia dei Savelli, famiglia di antica aristocrazia baronale che per gran parte del Seicento tenta una politica di riaffermazione del proprio prestigio ma deve far fronte a ricorrenti crisi di liquidità. Tuttavia, le dame Savelli sembrano sfuggire tanto alle cronache coeve che alla ricostruzione storica odierna. Poco o per nulla noti i loro volti - nonostante alcuni ritratti siano segnalati dalle fonti - anche la voce emerge solo a fatica dalle carte, non essendosi conservati carteggi significativi e solo occasionalmente lettere sparse. Con solo apparente paradosso, sono le donne vedove e senza figli che più emergono dall’oblio anche documentario, grazie alla loro intensa attività di committenza per i conventi da loro fondati. Flaminia Colonna Gonzaga e Camilla Virginia Savelli Farnese sono protagoniste delle arti e della devozione del loro tempo, e coinvolgono nelle loro imprese artisti di primo piano, da Gerrit van Honthorst a Carlo Maratta a Francesco Borromini. Dopo un riepilogo delle figure e dei pochi ritratti noti e meno noti, il contributo si concentra in particolare su Camilla Virginia Savelli Farnese, fondatrice del convento romano di S. Maria dei Sette Dolori, sulle sue vicende biografiche, sulla sua rete di sostegno che poggiava sul cognato, cardinale Gerolamo Farnese e sul nipote, cardinale Mario Albrizi, e sul suo inedito inventario dei beni.
Tra le mura dei palazzi e dei conventi. La storia nascosta delle dame Savelli e la storia pubblica di Camilla Savelli Farnese nella Roma seicentesca
Cecilia Mazzetti di Pietralata
2024-01-01
Abstract
Este libro, estructurado en cuatro secciones, agrupa "prácticas" a través de las cuales las mujeres se relacionaron de forma eficaz con las artes. El patronazgo femenino entendido como un nexo transversal que recorre los espacios cortesanos, pensados como lugares y engranajes para el ejercicio del poder, que adquiere un trasfondo en clave política. El coleccionismo femenino, resultado de prácticas devocionales, lectoras o coleccionistas que facilitan la creación de espacios propios, ocupados por mujeres, como oratorios, bibliotecas o galerías artísticas. La indumentaria femenina, convertida en Moda, que habla de la percepción de una persona, e interpela sobre quién es y sobre cómo se relaciona con el mundo real. La obra se cierra con cuatro contribuciones bajo el epígrafe Identidades y fronteras donde las prácticas artísticas tienen su propia voz, dibujan contornos que hablan de la distribución del poder, de una apropiación diferencial del espacio o de otras estrategias de distinción. Il contributo individuale è volto a mettere in luce le principali figure femminili che hanno segnato la storia dei Savelli, famiglia di antica aristocrazia baronale che per gran parte del Seicento tenta una politica di riaffermazione del proprio prestigio ma deve far fronte a ricorrenti crisi di liquidità. Tuttavia, le dame Savelli sembrano sfuggire tanto alle cronache coeve che alla ricostruzione storica odierna. Poco o per nulla noti i loro volti - nonostante alcuni ritratti siano segnalati dalle fonti - anche la voce emerge solo a fatica dalle carte, non essendosi conservati carteggi significativi e solo occasionalmente lettere sparse. Con solo apparente paradosso, sono le donne vedove e senza figli che più emergono dall’oblio anche documentario, grazie alla loro intensa attività di committenza per i conventi da loro fondati. Flaminia Colonna Gonzaga e Camilla Virginia Savelli Farnese sono protagoniste delle arti e della devozione del loro tempo, e coinvolgono nelle loro imprese artisti di primo piano, da Gerrit van Honthorst a Carlo Maratta a Francesco Borromini. Dopo un riepilogo delle figure e dei pochi ritratti noti e meno noti, il contributo si concentra in particolare su Camilla Virginia Savelli Farnese, fondatrice del convento romano di S. Maria dei Sette Dolori, sulle sue vicende biografiche, sulla sua rete di sostegno che poggiava sul cognato, cardinale Gerolamo Farnese e sul nipote, cardinale Mario Albrizi, e sul suo inedito inventario dei beni.File | Dimensione | Formato | |
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