La proposta di legge di riforma del Testo Unico in materia di stupefacenti, elaborata nel 2015 e presentata alla Camera e al Senato nelle scorse legislature, nasce dall’osservazione di una raccolta significativa di dati negli anni, grazie all’esperienza dei Libri Bianchi, che monitorano gli effetti della legge sulla droga in termini di impatto sulla giustizia e sul carcere. Il contributo mira a illustrare la mission della proposta di legge: consegnare una riforma organica e armonica dell’attuale Testo Unico, che sancisca definitivamente la depenalizzazione totale del consumo di droghe; riformuli la parte sanzionatoria, non solo rimodulando verso il basso le pene, ma riscrivendo anche la fattispecie di reato che, ad oggi, è causa dei ben oltre un terzo di presenze in carcere: l’art. 73 T.U. 309/90. Uno spazio rilevante è dedicato ai risvolti processuali in fase esecutiva, con la revisione delle alternative al carcere per i tossicodipendenti assieme alla ripresa e al rafforzamento di adeguate politiche socio-sanitarie, in grado di fronteggiare le dipendenze ad alto rischio. Alla luce della palese inefficacia qualitativa, quantitativa e ideale della legislazione sulle droghe nel nostro paese, i tempi sono ormai maturi per una riflessione politica e legislativa che rappresenti una svolta; proprio in un momento cui la pandemia ha, tragicamente, riportato alla ribalta delle cronache nazionali, tutte insieme, le tante falle del sistema carcere in Italia.
Il senso del cambio di prospettiva radicale del DPR 309/90. Il clou della proposta di riforma del DPR 309/90 in alternativa al testo delle Convenzioni dell’Onu
Grieco, Sarah
2020-01-01
Abstract
La proposta di legge di riforma del Testo Unico in materia di stupefacenti, elaborata nel 2015 e presentata alla Camera e al Senato nelle scorse legislature, nasce dall’osservazione di una raccolta significativa di dati negli anni, grazie all’esperienza dei Libri Bianchi, che monitorano gli effetti della legge sulla droga in termini di impatto sulla giustizia e sul carcere. Il contributo mira a illustrare la mission della proposta di legge: consegnare una riforma organica e armonica dell’attuale Testo Unico, che sancisca definitivamente la depenalizzazione totale del consumo di droghe; riformuli la parte sanzionatoria, non solo rimodulando verso il basso le pene, ma riscrivendo anche la fattispecie di reato che, ad oggi, è causa dei ben oltre un terzo di presenze in carcere: l’art. 73 T.U. 309/90. Uno spazio rilevante è dedicato ai risvolti processuali in fase esecutiva, con la revisione delle alternative al carcere per i tossicodipendenti assieme alla ripresa e al rafforzamento di adeguate politiche socio-sanitarie, in grado di fronteggiare le dipendenze ad alto rischio. Alla luce della palese inefficacia qualitativa, quantitativa e ideale della legislazione sulle droghe nel nostro paese, i tempi sono ormai maturi per una riflessione politica e legislativa che rappresenti una svolta; proprio in un momento cui la pandemia ha, tragicamente, riportato alla ribalta delle cronache nazionali, tutte insieme, le tante falle del sistema carcere in Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.