Lo sforzo di documentazione e sistematizzazione delle terminologie nazionali avviato nel 1985 dal Vocabulaire codicologique di Denis Muzerelle e ripetuto a circa un decennio di distanza per l’italiano (Maniaci 1996) e il castigliano (P. Ostos – M.L. Pardo 1997) è rimasto ad oggi privo di seguito, sia per lingue diffuse e scientificamente rilevanti come l’inglese o il tedesco, sia per altri idiomi meno comuni ma ben attestati nella letteratura codicologica. Malgrado l’esistenza di un prototipo di Vocabulaire codicologique on line allestito già alcuni anni fa da Denis Muzerelle (http://vocabulaire.irht.cnrs.fr/vocab.htm), l’eventualità di una trasposizione dalla carta alla Rete non è stata ancora oggetto di un’adeguata riflessione, centrata in particolare sulle implicazioni teoriche della costruzione del lessico codicologico, finora scarsamente considerate anche dagli autori delle terminologie cartacee. Il contributo propone una revisione critica delle scelte cristallizzate nei lessici esistenti (quantità, natura e organizzazione logica dei termini censiti; classificazione tipologica e architettura delle definizioni) ed una serie di considerazioni metodologiche propedeutiche alla realizzazione di un nuovo ‘vocabolario codicologico digitale’ di impostazione ‘aperta’ e realmente poliglotta, caratterizzato dall’integrazione in un unico strumento di vocabolario storico, lessico attuale, manualistica e bibliografia.

Terminologia, manualistica, bibliografia: nuove possibilità di interazione fra risorse nello spazio della Rete

MANIACI, Marilena
2008-01-01

Abstract

Lo sforzo di documentazione e sistematizzazione delle terminologie nazionali avviato nel 1985 dal Vocabulaire codicologique di Denis Muzerelle e ripetuto a circa un decennio di distanza per l’italiano (Maniaci 1996) e il castigliano (P. Ostos – M.L. Pardo 1997) è rimasto ad oggi privo di seguito, sia per lingue diffuse e scientificamente rilevanti come l’inglese o il tedesco, sia per altri idiomi meno comuni ma ben attestati nella letteratura codicologica. Malgrado l’esistenza di un prototipo di Vocabulaire codicologique on line allestito già alcuni anni fa da Denis Muzerelle (http://vocabulaire.irht.cnrs.fr/vocab.htm), l’eventualità di una trasposizione dalla carta alla Rete non è stata ancora oggetto di un’adeguata riflessione, centrata in particolare sulle implicazioni teoriche della costruzione del lessico codicologico, finora scarsamente considerate anche dagli autori delle terminologie cartacee. Il contributo propone una revisione critica delle scelte cristallizzate nei lessici esistenti (quantità, natura e organizzazione logica dei termini censiti; classificazione tipologica e architettura delle definizioni) ed una serie di considerazioni metodologiche propedeutiche alla realizzazione di un nuovo ‘vocabolario codicologico digitale’ di impostazione ‘aperta’ e realmente poliglotta, caratterizzato dall’integrazione in un unico strumento di vocabolario storico, lessico attuale, manualistica e bibliografia.
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