Lo studio ricostruisce le basi ideologiche e culturali della scelta partigiana di Ida D'Este (1917-1976) rileggendo il suo memoir 'Croce sulla schiena' e colloca la formazione di questa cattolica progressista nel contesto della realtà sociale, economica e intellettuale italiana degli anni Trenta evidenziandone gli ineluttabili contrasti non solo con il regime fascista prima, ma anche con la deriva altoborghese, perbenista, classista e corrotta della destra democristiana degli anni Cinquanta.
Le vie di Calvino sono infinite: il cattolicesimo antifascista di Ida D’Este
Massimiliano Malavasi
2024-01-01
Abstract
Lo studio ricostruisce le basi ideologiche e culturali della scelta partigiana di Ida D'Este (1917-1976) rileggendo il suo memoir 'Croce sulla schiena' e colloca la formazione di questa cattolica progressista nel contesto della realtà sociale, economica e intellettuale italiana degli anni Trenta evidenziandone gli ineluttabili contrasti non solo con il regime fascista prima, ma anche con la deriva altoborghese, perbenista, classista e corrotta della destra democristiana degli anni Cinquanta.File in questo prodotto:
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