L’ultima opprimente dittatura ha avviato una riflessione sulle radici culturali argentine e al contempo sulla questione della cosiddetta eccezionalità del Paese. Ciò ha condotto ad un ripensamento e una rivalutazione del passato migratorio, soprattutto in seguito alle politiche che condussero il Paese al default del 2001. Gli avvenimenti politici ed economici hanno avuto un riflesso sulla produzione letteraria, in particolare quella ascrivibile al campo delle memorie e pseudo-memorie. Il mio articolo intende guardare all’opera di Antonio Dal Masetto, conosciuto per i suoi romanzi di tema migratorio, ma soprattutto ai suoi scritti più recenti, in cui la condizione migrante non è più una questione personale e familiare, ma diventa un paradigma contemporaneo di portata universale. Nell’analisi mi appoggerò sulle già classiche teorie di Edouard Glissant, Jacques Derrida e, per quanto riguarda specificamente la migrazione, di Loretta Bardassar. Migrant Routes: Towards the Consciousness of an Open Identity The stifling Argentinean dictatorship has elicited a series of reflections on Argentineans’s cultural roots and, at the same time, it has called into question the notion of Argentinean exceptionalism. All this has brought to re-think and to re-evaluate the migratory past of Argentina, especially in light of the economic policy of the country that lead to the 2001 default. The political and economic events have had their reflections on the literary production, in particular on memoirs and pseudo-memoirs. The object of my essay is the work of AntonioDal Masetto, mostly known for his novels about migration. In particular, I will focus on his most recent writing in which the condition of the migrant is no longer a personal and familial concern but it becomes a contemporary and universal paradigm. For the purpose of my essay, I will use the by-now classic theories of Edouard Glissant, Jacques Derrida and Loretta Baldassar about migration.
Por caminos migrantes hacia la conciencia de una identidad abierta
MAGNANI, Ilaria
2009-01-01
Abstract
L’ultima opprimente dittatura ha avviato una riflessione sulle radici culturali argentine e al contempo sulla questione della cosiddetta eccezionalità del Paese. Ciò ha condotto ad un ripensamento e una rivalutazione del passato migratorio, soprattutto in seguito alle politiche che condussero il Paese al default del 2001. Gli avvenimenti politici ed economici hanno avuto un riflesso sulla produzione letteraria, in particolare quella ascrivibile al campo delle memorie e pseudo-memorie. Il mio articolo intende guardare all’opera di Antonio Dal Masetto, conosciuto per i suoi romanzi di tema migratorio, ma soprattutto ai suoi scritti più recenti, in cui la condizione migrante non è più una questione personale e familiare, ma diventa un paradigma contemporaneo di portata universale. Nell’analisi mi appoggerò sulle già classiche teorie di Edouard Glissant, Jacques Derrida e, per quanto riguarda specificamente la migrazione, di Loretta Bardassar. Migrant Routes: Towards the Consciousness of an Open Identity The stifling Argentinean dictatorship has elicited a series of reflections on Argentineans’s cultural roots and, at the same time, it has called into question the notion of Argentinean exceptionalism. All this has brought to re-think and to re-evaluate the migratory past of Argentina, especially in light of the economic policy of the country that lead to the 2001 default. The political and economic events have had their reflections on the literary production, in particular on memoirs and pseudo-memoirs. The object of my essay is the work of AntonioDal Masetto, mostly known for his novels about migration. In particular, I will focus on his most recent writing in which the condition of the migrant is no longer a personal and familial concern but it becomes a contemporary and universal paradigm. For the purpose of my essay, I will use the by-now classic theories of Edouard Glissant, Jacques Derrida and Loretta Baldassar about migration.File | Dimensione | Formato | |
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