Lo scritto analizza il sistema delle misure di prevenzione patrimoniali, avendo preminente riferimento al contrasto dell’attività delittuosa “da profitto” e al suo fine ultimo, l'apprensione del quantum nel tempo illecitamente accumulato. Si ritiene, invero, che l’interprete sia posto immediatamente di fronte ad un dato difficilmente smentibile: il sistema penale moderno si caratterizza per l’allontanamento dal suo punto di riferimento naturale, il soggetto responsabile dell’illecito penale, e il crescente interesse per il patrimonio accumulato dal medesimo in maniera illecita. In tal senso, il reo - o presunto tale - continua ad essere elemento indispensabile del sistema o al sistema, ma resta sullo sfondo, quasi nascosto dalle risorse frutto della sua attività. Da questa immagine si sostiene che emerga, in verità, l’anima profonda del sistema penale moderno: si è giunti al culmine di un processo evolutivo, originato dalla crisi di efficacia ed efficienza della giustizia penale, che ha posto al centro di tale sistema il ricorso a strumenti ablativi dei patrimoni illeciti, in un’ottica essenzialmente punitiva e rivolta al fatto e al passato. Nella direzione evocata, il lavoro è teso essenzialmente, mediante l'analisi delle misure di prevenzione patrimoniali e del relativo procedimento applicativo, a prendere coscienza della posizione preminente che nel complessivo sistema hanno assunto, accanto agli strumenti stricto sensu penali di aggressione dei patrimoni illeciti, le misure di prevenzione patrimoniali - strumenti agili e moderni che si pongono, secondo definizione tradizionale, su un binario parallelo rispetto agli strumenti tipicamente penalistici - e ad analizzare le immediate conseguenze della scelta operata, sia sotto il profilo sostanziale che sotto il profilo processuale. Il progetto segue, pertanto, l’evoluzione del complessivo sistema oggetto di esame e giunge a soffermarsi sui caratteri sostanziali degli istituti che lo compongono, proponendosi di chiarire cosa sia, ad oggi e concretamente, la prevenzione patrimoniale. L’analisi, si caratterizza, in altri termini, per un approccio distante dalla pura forma e dalle etichette, che si potrebbe definire orientato a distinguere l’essere dal dover essere. In conclusione, il lavoro di ricerca, compendiato nello scritto, si sofferma - collocandolo nel complessivo sistema di giustizia penale - sull’intervento preventivo ante delictum patrimoniale, che, lontano dalla attività di prevenzione di polizia amministrativa in cui era stato originariamente inserito e di carattere essenzialmente surrogatorio, rappresenta la vera alternativa inquisitoria al processo penale: un’ibrida - autentica - alternativa che si caratterizza per i suoi connotati procedurali non garantiti e la sua incisiva incidenza sui diritti dei destinatari.
Le Misure di Prevenzione Patrimoniali / Murone, Giuseppe. - (2023 Jun 28).
Le Misure di Prevenzione Patrimoniali
MURONE, Giuseppe
2023-06-28
Abstract
Lo scritto analizza il sistema delle misure di prevenzione patrimoniali, avendo preminente riferimento al contrasto dell’attività delittuosa “da profitto” e al suo fine ultimo, l'apprensione del quantum nel tempo illecitamente accumulato. Si ritiene, invero, che l’interprete sia posto immediatamente di fronte ad un dato difficilmente smentibile: il sistema penale moderno si caratterizza per l’allontanamento dal suo punto di riferimento naturale, il soggetto responsabile dell’illecito penale, e il crescente interesse per il patrimonio accumulato dal medesimo in maniera illecita. In tal senso, il reo - o presunto tale - continua ad essere elemento indispensabile del sistema o al sistema, ma resta sullo sfondo, quasi nascosto dalle risorse frutto della sua attività. Da questa immagine si sostiene che emerga, in verità, l’anima profonda del sistema penale moderno: si è giunti al culmine di un processo evolutivo, originato dalla crisi di efficacia ed efficienza della giustizia penale, che ha posto al centro di tale sistema il ricorso a strumenti ablativi dei patrimoni illeciti, in un’ottica essenzialmente punitiva e rivolta al fatto e al passato. Nella direzione evocata, il lavoro è teso essenzialmente, mediante l'analisi delle misure di prevenzione patrimoniali e del relativo procedimento applicativo, a prendere coscienza della posizione preminente che nel complessivo sistema hanno assunto, accanto agli strumenti stricto sensu penali di aggressione dei patrimoni illeciti, le misure di prevenzione patrimoniali - strumenti agili e moderni che si pongono, secondo definizione tradizionale, su un binario parallelo rispetto agli strumenti tipicamente penalistici - e ad analizzare le immediate conseguenze della scelta operata, sia sotto il profilo sostanziale che sotto il profilo processuale. Il progetto segue, pertanto, l’evoluzione del complessivo sistema oggetto di esame e giunge a soffermarsi sui caratteri sostanziali degli istituti che lo compongono, proponendosi di chiarire cosa sia, ad oggi e concretamente, la prevenzione patrimoniale. L’analisi, si caratterizza, in altri termini, per un approccio distante dalla pura forma e dalle etichette, che si potrebbe definire orientato a distinguere l’essere dal dover essere. In conclusione, il lavoro di ricerca, compendiato nello scritto, si sofferma - collocandolo nel complessivo sistema di giustizia penale - sull’intervento preventivo ante delictum patrimoniale, che, lontano dalla attività di prevenzione di polizia amministrativa in cui era stato originariamente inserito e di carattere essenzialmente surrogatorio, rappresenta la vera alternativa inquisitoria al processo penale: un’ibrida - autentica - alternativa che si caratterizza per i suoi connotati procedurali non garantiti e la sua incisiva incidenza sui diritti dei destinatari.File | Dimensione | Formato | |
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