Attraverso una rilettura dei Dialogi gregoriani, il saggio mira ad evidenziare come il vescovo Costanzo di Aquino abbia influito in modo determinante nella genesi dell’Abbazia di Montecassino, accogliendo al riparo della sua giurisdizione Benedetto da Norcia in fuga per la scomunica del clero sublacense infastidito dal crescente fascino del monachesimo che, ora ben organizzato nella struttura cenobitica sulla scia della lezione pacomiana lievitata anche in Occidente, veniva visto dalla gerarchia ecclesiastica locale come inquietante attrattiva del consenso popolare e sovversiva insidia ai danni della propria leadership istituzionale. La propaganda denigratoria contro l’esule d’origine umbra avrebbe contagiato fortemente le comunità cristiane comprese tra la Valle dell’Aniene e la Valle del Liri, impedendogli un insediamento a più breve distanza da Subiaco e costringendolo ad arrivare fino all’acropoli di Casinum, dove soltanto il discernimento pastorale e l’intuizione carismatica di un Ordinario diocesano lungimirante e controcorrente come quello di Aquinum avrebbero finalmente posto termine alle sue pene, suscitando tra le parti un fecondo rapporto di collaborazione ecclesiale, che porrà le basi per l’estirpazione delle sopravvivenze pagane nel Lactium Adiectum. In controluce, Papa Gregorio Magno, attraverso i SS. Costanzo e Benedetto, propone per il clero e i monaci d’ogni tempo due modelli di santità dialogici e complementari per l’edificazione spirituale e l’azione missionaria di un sempre più maturo Popolo di Dio.

Costanzo di Aquino e la genesi di Montecassino nei Dialogi gregoriani: alcuni chiarimenti

Filippo Carcione
2022-01-01

Abstract

Attraverso una rilettura dei Dialogi gregoriani, il saggio mira ad evidenziare come il vescovo Costanzo di Aquino abbia influito in modo determinante nella genesi dell’Abbazia di Montecassino, accogliendo al riparo della sua giurisdizione Benedetto da Norcia in fuga per la scomunica del clero sublacense infastidito dal crescente fascino del monachesimo che, ora ben organizzato nella struttura cenobitica sulla scia della lezione pacomiana lievitata anche in Occidente, veniva visto dalla gerarchia ecclesiastica locale come inquietante attrattiva del consenso popolare e sovversiva insidia ai danni della propria leadership istituzionale. La propaganda denigratoria contro l’esule d’origine umbra avrebbe contagiato fortemente le comunità cristiane comprese tra la Valle dell’Aniene e la Valle del Liri, impedendogli un insediamento a più breve distanza da Subiaco e costringendolo ad arrivare fino all’acropoli di Casinum, dove soltanto il discernimento pastorale e l’intuizione carismatica di un Ordinario diocesano lungimirante e controcorrente come quello di Aquinum avrebbero finalmente posto termine alle sue pene, suscitando tra le parti un fecondo rapporto di collaborazione ecclesiale, che porrà le basi per l’estirpazione delle sopravvivenze pagane nel Lactium Adiectum. In controluce, Papa Gregorio Magno, attraverso i SS. Costanzo e Benedetto, propone per il clero e i monaci d’ogni tempo due modelli di santità dialogici e complementari per l’edificazione spirituale e l’azione missionaria di un sempre più maturo Popolo di Dio.
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