La cristianizzazione del viaggio: fonti letterarie ed archeologiche sui luoghi di sosta tra tarda antichità e alto medioevo

L’articolo accentra l’attenzione sulle fasi tardo-antiche ed altomedievali dei viaggi, delle infrastrutture stradali e delle strutture per l’accoglienza in un vasto orizzonte geografico. Questa prospettiva rappresenta un ampio approfondimento di un aspetto specifico del tema di ricerca sulle stazioni stradali romane, oggetto di una monografia da parte dell’Autrice, tema che, con l’esclusione di un contributo del 1925, di impossibile reperimento, non è stato fino ad oggi oggetto di trattazioni specifiche. Nell’articolo si affrontano tre temi principali: la trasformazione delle antiche infrastrutture deputate alla sosta di tradizione romana (le cd. mansiones del cursus publicus) per quanto è possibile documentare archeologicamente, tra il IV ed il VI secolo d.C.; la nascita di strutture per accoglienza ad iniziativa di organizzazioni ecclesiastiche e benefattori legati alla Chiesa; la trasformazione delle modalità del viaggio con l’incremento esponenziale dei devoti che intraprendono un viaggio di pellegrinaggio e degli ecclesiastiche impegnati nella tessitura di relazioni diplomatiche e nella strutturazione dottrinaria della nuova religione. Il contributo presenta una ricca rassegna di fonti documentarie ed archeologiche, mettendo in evidenza aspetti assolutamente inediti dell’archeologia tardoantica ed altomedievale, enucleando i passaggi attraverso i quali la Chiesa eredita dalle fatiscenti istituzioni imperiali romane il ruolo di erogatore di servizi e di agente coagulante il tessuto sociale, e come maturi nello spazio di due secoli la “cristianizzazione” del viaggio.