Alcuni frammenti marmorei pertinenti a una testa laureata, rinvenuti recentemente negli scavi dell’antica Aquinum, sono stati indagati in via preliminare in attesa di opportuni restauri. Osservazioni antropometriche hanno consentito di determinare la dimensione colossale della statua cui appartenevano. L’aspetto di ciò che resta del volto, dalle superfici piane e uniformi, e la pettinatura a brevi ciocche aderenti alla calotta, permettono di attribuire la testa a un ritratto maschile di epoca giulio-claudia; l’acconciatura sulla fronte, caratterizzate da una “coda di rondine” leggermente decentrata, suggerisce a prima vista un’identificazione con un ritratto di Augusto, ma la presenza di due ciuffi di capelli sovrapposti in modo peculiare induce a preferire il confronto con una serie ritrattistica attribuita con buoni argomenti a Druso Maggiore, fratello di Tiberio e padre di Claudio. Questa soluzione spiegherebbe la scelta della corona d’alloro, rarissima nei ritratti monumentali di imperatori dell’epoca, per i quali si preferisce quasi sempre quella di quercia. Si esaminano a questo proposito le occorrenze della corona d’alloro nella plastica a tutto tondo. La statua colossale faceva con ogni probabilità parte di una galleria di ritratti imperiali, forse collocati in una grande porticus duplex al centro della città antica.

Una testa colossale laureata da Aquinum

Eugenio Polito
2021-01-01

Abstract

Alcuni frammenti marmorei pertinenti a una testa laureata, rinvenuti recentemente negli scavi dell’antica Aquinum, sono stati indagati in via preliminare in attesa di opportuni restauri. Osservazioni antropometriche hanno consentito di determinare la dimensione colossale della statua cui appartenevano. L’aspetto di ciò che resta del volto, dalle superfici piane e uniformi, e la pettinatura a brevi ciocche aderenti alla calotta, permettono di attribuire la testa a un ritratto maschile di epoca giulio-claudia; l’acconciatura sulla fronte, caratterizzate da una “coda di rondine” leggermente decentrata, suggerisce a prima vista un’identificazione con un ritratto di Augusto, ma la presenza di due ciuffi di capelli sovrapposti in modo peculiare induce a preferire il confronto con una serie ritrattistica attribuita con buoni argomenti a Druso Maggiore, fratello di Tiberio e padre di Claudio. Questa soluzione spiegherebbe la scelta della corona d’alloro, rarissima nei ritratti monumentali di imperatori dell’epoca, per i quali si preferisce quasi sempre quella di quercia. Si esaminano a questo proposito le occorrenze della corona d’alloro nella plastica a tutto tondo. La statua colossale faceva con ogni probabilità parte di una galleria di ritratti imperiali, forse collocati in una grande porticus duplex al centro della città antica.
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