Nel panorama della storia, critica e tutela dell’arte del Novecento un posto di rilievo occupa Maria Accascina (Napoli, 1898 – Palermo, 1979), storica dell’arte proveniente dalla scuola di Adolfo Venturi, che ha ricoperto importanti ruoli tecnico-scientifici nell’ambito dell’amministrazione delle ‘belle arti’. La sua notorietà è in particolare legata ai suoi studi sull’oreficeria e sulle arti decorative siciliane, grazie all’instancabile attività di Maria Concetta Di Natale che ha portato avanti i suoi studi e ha ideato e promosso in suo onore un Convegno internazionale nel 2006 e, subito dopo, la nascita di un Osservatorio delle arti decorative in Italia, tuttora pienamente operativo. Il contributo pioneristico di Maria Accascina ha riguardato anche il campo della museologia e offre numerosi spunti per riflessioni sul “sistema delle arti” del secolo scorso. L’intervento, sulla base di documentazione d’archivio solo in parte nota, intende mettere in luce gli aspetti innovativi dell’allestimento del Museo Nazionale di Palermo, risalente al 1930, e delle mostre più significative da lei curate tra gli anni Quaranta e Sessanta del Novecento, in rapporto agli orientamenti museografici che emergevano dal dibattito internazionale del tempo.
Maria Accascina, curatrice di musei e mostre nella prima metà del Novecento
Ivana Bruno
2022-01-01
Abstract
Nel panorama della storia, critica e tutela dell’arte del Novecento un posto di rilievo occupa Maria Accascina (Napoli, 1898 – Palermo, 1979), storica dell’arte proveniente dalla scuola di Adolfo Venturi, che ha ricoperto importanti ruoli tecnico-scientifici nell’ambito dell’amministrazione delle ‘belle arti’. La sua notorietà è in particolare legata ai suoi studi sull’oreficeria e sulle arti decorative siciliane, grazie all’instancabile attività di Maria Concetta Di Natale che ha portato avanti i suoi studi e ha ideato e promosso in suo onore un Convegno internazionale nel 2006 e, subito dopo, la nascita di un Osservatorio delle arti decorative in Italia, tuttora pienamente operativo. Il contributo pioneristico di Maria Accascina ha riguardato anche il campo della museologia e offre numerosi spunti per riflessioni sul “sistema delle arti” del secolo scorso. L’intervento, sulla base di documentazione d’archivio solo in parte nota, intende mettere in luce gli aspetti innovativi dell’allestimento del Museo Nazionale di Palermo, risalente al 1930, e delle mostre più significative da lei curate tra gli anni Quaranta e Sessanta del Novecento, in rapporto agli orientamenti museografici che emergevano dal dibattito internazionale del tempo.File | Dimensione | Formato | |
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