Nella società contemporanea caratterizzata da incertezze continue, segnata da trasformazioni che investono la conoscenza e i comportamenti etico-sociali in cui i giovani hanno necessità di punti di riferimento di qualità, di adulti che li aiutino a costruire in modo critico proprie chiavi interpretative della realtà, diventa ancora più cruciale il ruolo degli insegnanti e l’importanza di una formazione che sia il più efficace possibile. Da ormai diversi anni la formazione degli insegnanti è diventata elemento di riflessione di vari Paesi, con un incremento di interrogativi in ambito scientifico, professionale e istituzionale, con il fine di adeguare il ruolo dell’insegnante alle esigenze di una società sempre più dinamica e complessa. Questo nuovo ruolo dell’insegnante richiede oggi una formazione specifica orientata all’acquisizione di tecniche e strategie didattiche adatte a relazionarsi con studenti sempre più eterogeni e con diversi Bisogni Educativi Speciali (povertà educativa, emarginazione, abbandono scolastico, disabilità ecc.). La formazione dei docenti è divenuta ormai leit motiv di tanta letteratura pedagogica degli ultimi anni in tutta Europa, è considerata sempre più una priorità per lo sviluppo economico e sociale ed è riconosciuta come fondamentale fattore strategico dalla Commissione Europea e dall’OCSE inserita negli obiettivi di Europe 2020 e dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile. L’orientamento, insieme alla formazione, infatti, svolge un ruolo strategico per la costruzione della professionalità del docente rinnovando una riflessione didattica più matura. Anche alla luce dei recenti esiti dei lavori della Conferenza Unitaria Nazionale di Scienze della Formazione , la ricerca didattica attesta ulteriormente il riconoscimento della "complessità" di una professionalità docente connessa ad esigenze di formazione (quale esercizio riflessivo e situato di un pensiero metacognitivo plurale), e di orientamento inteso nei termini di empowerment, ovvero di educazione alla progettualità e al consolidamento della soggettività professionale Nel presente lavoro si intende approfondire, anche attraverso l’analisi di dati raccolti sul campo, la definizione del profilo dell’insegnate legato sempre più all’acquisizione di una pluralità di competenze che siano il più trasversali possibili e che si leghino ad una continua contaminazione di saperi e di “life skills”. La maturazione di competenze specifiche può consentire, infatti, all'insegnante di “imparare a stare nella Complessità” della scuola dell'innovazione, dell'autonomia e della flessibilità cognitiva, che garantisca una scuola di qualità aperta a tutti.
La figura del docente nel difficile rapporto tra inclusione e complessità
Diletta Chiusaroli
2022-01-01
Abstract
Nella società contemporanea caratterizzata da incertezze continue, segnata da trasformazioni che investono la conoscenza e i comportamenti etico-sociali in cui i giovani hanno necessità di punti di riferimento di qualità, di adulti che li aiutino a costruire in modo critico proprie chiavi interpretative della realtà, diventa ancora più cruciale il ruolo degli insegnanti e l’importanza di una formazione che sia il più efficace possibile. Da ormai diversi anni la formazione degli insegnanti è diventata elemento di riflessione di vari Paesi, con un incremento di interrogativi in ambito scientifico, professionale e istituzionale, con il fine di adeguare il ruolo dell’insegnante alle esigenze di una società sempre più dinamica e complessa. Questo nuovo ruolo dell’insegnante richiede oggi una formazione specifica orientata all’acquisizione di tecniche e strategie didattiche adatte a relazionarsi con studenti sempre più eterogeni e con diversi Bisogni Educativi Speciali (povertà educativa, emarginazione, abbandono scolastico, disabilità ecc.). La formazione dei docenti è divenuta ormai leit motiv di tanta letteratura pedagogica degli ultimi anni in tutta Europa, è considerata sempre più una priorità per lo sviluppo economico e sociale ed è riconosciuta come fondamentale fattore strategico dalla Commissione Europea e dall’OCSE inserita negli obiettivi di Europe 2020 e dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile. L’orientamento, insieme alla formazione, infatti, svolge un ruolo strategico per la costruzione della professionalità del docente rinnovando una riflessione didattica più matura. Anche alla luce dei recenti esiti dei lavori della Conferenza Unitaria Nazionale di Scienze della Formazione , la ricerca didattica attesta ulteriormente il riconoscimento della "complessità" di una professionalità docente connessa ad esigenze di formazione (quale esercizio riflessivo e situato di un pensiero metacognitivo plurale), e di orientamento inteso nei termini di empowerment, ovvero di educazione alla progettualità e al consolidamento della soggettività professionale Nel presente lavoro si intende approfondire, anche attraverso l’analisi di dati raccolti sul campo, la definizione del profilo dell’insegnate legato sempre più all’acquisizione di una pluralità di competenze che siano il più trasversali possibili e che si leghino ad una continua contaminazione di saperi e di “life skills”. La maturazione di competenze specifiche può consentire, infatti, all'insegnante di “imparare a stare nella Complessità” della scuola dell'innovazione, dell'autonomia e della flessibilità cognitiva, che garantisca una scuola di qualità aperta a tutti.File | Dimensione | Formato | |
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