L’intervento è volto a cogliere nel particolare lo sviluppo delle relazioni crimogene e vittimologiche che l’azzardo produce, al fine di elaborare una significativa banca dati sulla relazione fra “gioco”, “giocatori” e “ambiente di riferimento”. Attraverso un’analisi di secondo livello della letteratura scientifica di riferimento, l’articolo costituisce una disamina sulle componenti criminologiche e vittimologiche: la prima, attinente ai reati commessi giocando in contesti o con modalità ritenuti dal sistema giuridico di riferimento come illegali; un’altra, più importante dimensione, riguarda il gioco d’azzardo come fattore di criminogenesi, per il giocatore problematico si trova a compiere reati per finanziare le proprie puntate (furto, rapine, riciclaggio, prostituzione) o per favorire il risultato (truffe); ed ancora, i comportamenti di gioco problematico come causa dei processi di vittimizzazione che coinvolgono nello specifico i figli dei giocatori d’azzardo (maltrattamento, abuso, abbandono di minore); in ultimo, il gioco d’azzardo come estrinsecazione, favoreggiamento, attività ai fini commerciali (leciti e non) della criminalità organizzata. La disamina terrà conto specificatamente dell’azzardo al femminile in relazione alla vittimizzazione del nucleo familiare del giocatore.

Criminogenesi, vittimizzazione familiare e criminalità organizzata nel gioco d'azzardo

Sara Sbaragli
2022-01-01

Abstract

L’intervento è volto a cogliere nel particolare lo sviluppo delle relazioni crimogene e vittimologiche che l’azzardo produce, al fine di elaborare una significativa banca dati sulla relazione fra “gioco”, “giocatori” e “ambiente di riferimento”. Attraverso un’analisi di secondo livello della letteratura scientifica di riferimento, l’articolo costituisce una disamina sulle componenti criminologiche e vittimologiche: la prima, attinente ai reati commessi giocando in contesti o con modalità ritenuti dal sistema giuridico di riferimento come illegali; un’altra, più importante dimensione, riguarda il gioco d’azzardo come fattore di criminogenesi, per il giocatore problematico si trova a compiere reati per finanziare le proprie puntate (furto, rapine, riciclaggio, prostituzione) o per favorire il risultato (truffe); ed ancora, i comportamenti di gioco problematico come causa dei processi di vittimizzazione che coinvolgono nello specifico i figli dei giocatori d’azzardo (maltrattamento, abuso, abbandono di minore); in ultimo, il gioco d’azzardo come estrinsecazione, favoreggiamento, attività ai fini commerciali (leciti e non) della criminalità organizzata. La disamina terrà conto specificatamente dell’azzardo al femminile in relazione alla vittimizzazione del nucleo familiare del giocatore.
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