LE FONTI DI ARCHIVIO DELL’ABBAZIA DI MONTECASSINO PER UN’ANA-LISI GEOSTORICA DEL RISCHIO SISMICO E DELLA SUA MITIGAZIONE – L’Abbazia di Montecassino, a partire dalla sua fondazione, nel 529 è stata, non solo, un importante punto di riferimento per il cristianesimo e per il monachesimo occidentale ma anche una fucina dove sono stati trascritti e conservati documenti importanti per la storia religiosa, culturale e territoriale italiana ed europea. In questo immenso e prezioso giacimento culturale sono stati rintracciati e studiati alcuni documenti che hanno restituito informazioni sul rischio sismico, a partire dalla registrazione dell’evento fino ad arrivare alla narrazione degli effetti ambientali e territorial i scaturiti dai terremoti. Per questo contributo si è analizzata una fonte d’archivio del XVIII secolo: i Giornali dell’Abbate Gattola che coprono un arco temporale di 35 anni (1702-1737).Dall’analisi sono emerse 128 segnalazioni di eventi sismici che restituiscono informazioni ditipo qualitativo basate sulla percezione (grandissima scossa di terremoto) e sugli effetti (ha lesionato la Chiesa, è cascata una gran pietra dal Morrone) restituendoci anche la vulnerabilità territoriale dell’epoca e i comportamenti della popolazione assunti in seguito alle scosse di terremoto. Questa tipologia di fonte sicuramente diventa preziosa per ricostruire a scala locale le esperienze sismiche e le azioni umane ad esse correlate e per implementare informazioni mancanti nei ben noti cataloghi parametrici dei terremoti pubblicati in questi anni. Il caso di studio si è rivelato funzionale anche per impostare un modello di riferimento per l’uso delle fonti geostoriche nella governance del rischio ambientale.
Le fonti di archivio dell’Abbazia di Montecassino per un’analisi geostorica dei rischi ambientali,
Andrea Riggio;
2020-01-01
Abstract
LE FONTI DI ARCHIVIO DELL’ABBAZIA DI MONTECASSINO PER UN’ANA-LISI GEOSTORICA DEL RISCHIO SISMICO E DELLA SUA MITIGAZIONE – L’Abbazia di Montecassino, a partire dalla sua fondazione, nel 529 è stata, non solo, un importante punto di riferimento per il cristianesimo e per il monachesimo occidentale ma anche una fucina dove sono stati trascritti e conservati documenti importanti per la storia religiosa, culturale e territoriale italiana ed europea. In questo immenso e prezioso giacimento culturale sono stati rintracciati e studiati alcuni documenti che hanno restituito informazioni sul rischio sismico, a partire dalla registrazione dell’evento fino ad arrivare alla narrazione degli effetti ambientali e territorial i scaturiti dai terremoti. Per questo contributo si è analizzata una fonte d’archivio del XVIII secolo: i Giornali dell’Abbate Gattola che coprono un arco temporale di 35 anni (1702-1737).Dall’analisi sono emerse 128 segnalazioni di eventi sismici che restituiscono informazioni ditipo qualitativo basate sulla percezione (grandissima scossa di terremoto) e sugli effetti (ha lesionato la Chiesa, è cascata una gran pietra dal Morrone) restituendoci anche la vulnerabilità territoriale dell’epoca e i comportamenti della popolazione assunti in seguito alle scosse di terremoto. Questa tipologia di fonte sicuramente diventa preziosa per ricostruire a scala locale le esperienze sismiche e le azioni umane ad esse correlate e per implementare informazioni mancanti nei ben noti cataloghi parametrici dei terremoti pubblicati in questi anni. Il caso di studio si è rivelato funzionale anche per impostare un modello di riferimento per l’uso delle fonti geostoriche nella governance del rischio ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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