L’articolo analizza le trasformazioni a cui è stata esposta la didattica nel corso dell’emergenza pandemica, con l’intento di riflettere sui limiti e le opportunità offerte dalla didattica a distanza. L’emergenza pandemica ha costretto docenti e studenti a rivedere, non solo le modalità di erogazione della didattica, ma anche il concetto stesso di relazione educativa che, in molti casi è stata oggetto di una vera e propria involuzione. Le limitazioni imposte dai nuovi canali di comunicazione hanno determinato, di fatto, il ritorno ad un modello di didattica meramente trasmissivo, molto centrato sul docente e poco sugli studenti. Ciò ha comportato un progressivo depauperamento dell’azione didattica, testimoniato dall’assenza di feedback da parte degli studenti che, in molti casi, si limitano ad ascoltare le lezioni senza mostrarsi in video. Per costruire la scuola di domani ed invertire questa tendenza è opportuno che lo studente torni ad essere al centro del processo formativo, anche se la lezione viene erogata a distanza. L’obiettivo non deve essere quello di individuare il modo migliore per adattare la classica lezione frontale alle esigenze della DAD, ma di ripensarne l’organizzazione partendo da un foglio bianco. Oggetto di analisi sono: il ruolo del docente, le metodologie didattiche e gli elementi in grado di attivare il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli studenti. L’articolo propone inoltre alcuni spunti di riflessione sulla possibilità di utilizzare l’esperienza maturata per innovare l’organizzazione della didattica.

Assenti connessi: il ruolo del docente nei processi di formazione mediati dalle tecnologie.

Santangelo Nicola
;
2021-01-01

Abstract

L’articolo analizza le trasformazioni a cui è stata esposta la didattica nel corso dell’emergenza pandemica, con l’intento di riflettere sui limiti e le opportunità offerte dalla didattica a distanza. L’emergenza pandemica ha costretto docenti e studenti a rivedere, non solo le modalità di erogazione della didattica, ma anche il concetto stesso di relazione educativa che, in molti casi è stata oggetto di una vera e propria involuzione. Le limitazioni imposte dai nuovi canali di comunicazione hanno determinato, di fatto, il ritorno ad un modello di didattica meramente trasmissivo, molto centrato sul docente e poco sugli studenti. Ciò ha comportato un progressivo depauperamento dell’azione didattica, testimoniato dall’assenza di feedback da parte degli studenti che, in molti casi, si limitano ad ascoltare le lezioni senza mostrarsi in video. Per costruire la scuola di domani ed invertire questa tendenza è opportuno che lo studente torni ad essere al centro del processo formativo, anche se la lezione viene erogata a distanza. L’obiettivo non deve essere quello di individuare il modo migliore per adattare la classica lezione frontale alle esigenze della DAD, ma di ripensarne l’organizzazione partendo da un foglio bianco. Oggetto di analisi sono: il ruolo del docente, le metodologie didattiche e gli elementi in grado di attivare il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli studenti. L’articolo propone inoltre alcuni spunti di riflessione sulla possibilità di utilizzare l’esperienza maturata per innovare l’organizzazione della didattica.
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