L’articolo esamina le principali cause della povertà educativa (crisi economica, inadeguata redistribuzione della ricchezza, qualità dell’istruzione e della formazione, scelte personali); gli effetti sociali che possono derivare dall’emulazione di modelli in cui prevale la logica del “tutto e subito” ed il ruolo del docente nella prevenzione dei fenomeni di abbandono, con particolare riferimento alla capacità di trasmettere e valorizzare le competenze ed al modo di pensare, progettare e realizzare l’offerta formativa. Oggetto di analisi sono: l’individuo e la sua capacità di autodeterminazione; l’influenza sociale esercitata da modelli di welfare in cui prevale la “cultura dell’immagine” ed il ruolo dell’educazione nella definizione di politiche educative orientate alla comprensione del valore strumentale della conoscenza (lifelong learning). L’articolo offre numerosi spunti di riflessione per costruire altri modi di intendere la formazione. Particolare attenzione viene dedicata all’approfondimento di tematiche utili all’elaborazione di modelli pedagogici e pratiche didattiche efficaci che consentano di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica.

Valorizzazione delle competenze e prevenzione dell’abbandono scolastico precoce: la funzione strumentale dell’azione didattica nella scuola della complessità.

Santangelo Nicola
2020-01-01

Abstract

L’articolo esamina le principali cause della povertà educativa (crisi economica, inadeguata redistribuzione della ricchezza, qualità dell’istruzione e della formazione, scelte personali); gli effetti sociali che possono derivare dall’emulazione di modelli in cui prevale la logica del “tutto e subito” ed il ruolo del docente nella prevenzione dei fenomeni di abbandono, con particolare riferimento alla capacità di trasmettere e valorizzare le competenze ed al modo di pensare, progettare e realizzare l’offerta formativa. Oggetto di analisi sono: l’individuo e la sua capacità di autodeterminazione; l’influenza sociale esercitata da modelli di welfare in cui prevale la “cultura dell’immagine” ed il ruolo dell’educazione nella definizione di politiche educative orientate alla comprensione del valore strumentale della conoscenza (lifelong learning). L’articolo offre numerosi spunti di riflessione per costruire altri modi di intendere la formazione. Particolare attenzione viene dedicata all’approfondimento di tematiche utili all’elaborazione di modelli pedagogici e pratiche didattiche efficaci che consentano di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica.
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