La presente opera si propone di esaminare, con visione sistematica, l’intero panorama dei delitti di bancarotta tassativamente previsti dalla legge fallimentare R.D. 16 marzo 1942, n. 267, agli articoli 216 e ss. Si è voluto prendere le mosse da una preliminare analisi generale sulla fattispecie di bancarotta - come ampio genum delle sottospecie che saranno specificamente trattate nel prosieguo – partendo da un excursus storico sulle origini, risalenti al diritto romano, della fattispecie in esame, sottolineandone la sua rilevanza durante l’evoluzione di un mondo commerciale sempre più caratterizzato, nel corso della storia, dal ricorso sistematico al credito. Proprio il titolare di quest’ultimo, nella più specifica accezione della sua garanzia patrimoniale, costituisce, infatti, la reale entità giuridica tutelata dall’intero sistema dei delitti di bancarotta, con una tutela diversificata in base alle multiformi figure delittuose presenti al suo interno. Tuttavia, le divergenti tesi in seno alla dottrina circa la corretta individuazione del bene giuridico oggetto di protezione delle norme incriminatrici, hanno indotto una analisi, caratterizzata da un approccio quanto più speculativo, sui differenti accenti delle molteplici posizioni dottrinarie, esaminandone i rispettivi pregi e contraddittorietà. Il lavoro si pone, dunque, all’esito di tale analisi, l’obbiettivo di individuare, sul tema, un approdo ermeneutico quanto più aderente alla ratio dell’intero panorama dei delitti di bancarotta, nonché al principio di offensività quale cardine della materia penale. Ulteriore aspetto controverso sul quale l’opera di tesi si propone di far luce, dato il vibrante dibattito originatosi tanto sul versante dottrinale quanto più su quello giurisprudenziale, riguarda il ruolo che, nelle diverse fattispecie, gioca la sentenza dichiarativa di fallimento, momento dal quale traggono scaturigine tutte le vicende di natura penale aventi ad oggetto la condotta dell’imprenditore, dando così la stura ad eventuali ipotesi delittuose di bancarotta. Oltre a ripercorrerne il travagliato iter giurisprudenziale - dalle origini ai più recenti approdi - si approfondiscono i molteplici profili problematici dell’argomento in questione, interrogandosi sui suoi delicati rapporti con le figure criminose di bancarotta e provando, in ultimo, ad avanzare una lettura che condensi le più recenti posizioni registratesi in seno alla giurisprudenza con quelle emerse sul piano dottrinario. Al fine di conferire carattere quanto più sistematico alla analisi della tematica, si cerca, inoltre, di elaborare una preliminare trattazione unitaria dell’elemento psicologico della macro-categoria della fattispecie di bancarotta, individuando i tratti comuni alle varie fattispecie con precipuo riferimento ai temi del dolo e della colpa. In quest’ultimo perimetro contenutistico, si approfondiscono, inoltre, molteplici e talora contrastanti posizioni registratesi in seno alla dottrina aventi ad oggetto la diversa natura e le diverse connotazioni dell’elemento psicologico. Passando, poi, al formante della tipicità, si vuole in questa sede soffermarsi sulle singole figure delittuose che compongono il sistema dei delitti di bancarotta, esaminandone singolarmente gli elementi costitutivi e cercando di tratteggiarne con rigida precisione il perimetro della tipicità. L’analisi delle singole fattispecie vuole seguire la classica partizione della figura criminosa, in base alla quale la trattazione prende le mosse dall’individuazione della condotta tipica (evidenziando, nel lavoro di tesi, la multiformità della condotta delle fattispecie delittuose di bancarotta e spingendosi ad esaminarle singolarmente al fine di individuarne il rispettivo contenuto fattuale), continuando con l’esame dell’elemento psicologico della fattispecie, per poi proseguire con l’approfondimento dello specifico oggetto di tutela di ogni singola fattispecie, l’individuazione dei soggetti attivi ed arrivando a concludersi con l’esame delle sue varie manifestazioni (consumazione, tentativo, concorso di persone, etc.). Nel richiamato obbiettivo di trattare il tema oggetto del lavoro con visione sistematica, si pongono a confronto talune fattispecie di bancarotta al fine di analizzare i rapporti tra esse nonché di tracciare quelle linee di demarcazione tra le contigue figure delittuose, la cui funzione non è orientata alla mera suddivisione teorico - dommatica ma produce, altresì, importanti ricadute sul piano pratico.
This work aims to examine, with a systematic vision, the entire panorama of bankruptcy crimes strictly provided for by the bankruptcy law R.D. March 16, 1942, n. 267, articles 216 et seq. We wanted to start from a preliminary general analysis on the case of bankruptcy - as a broad genum of the subspecies that will be specifically dealt with below - starting from a historical excursus on the origins, dating back to Roman law, of the case in question, underlining its relevance during the evolution of a commercial world increasingly characterized, over the course of history, by the systematic recourse to credit. The owner of the latter, in the most specific meaning of his patrimonial guarantee, constitutes, in fact, the real legal entity protected by the entire system of bankruptcy crimes, with diversified protection based on the multiform criminal figures present within it. However, the divergent theses within the doctrine regarding the correct identification of the legal property subject to protection by the incriminating norms, have led to an analysis, characterized by a speculative approach, on the different accents of the multiple doctrinal positions, examining their respective merits and contradictions. . The work therefore sets itself, at the outcome of this analysis, the objective of identifying, on the subject, a hermeneutic approach as close as possible to the rationale of the entire panorama of bankruptcy crimes, as well as to the principle of offensiveness as the cornerstone of criminal matters. . Another controversial aspect on which the thesis aims to shed light, given the vibrant debate that originated both on the doctrinal side and more on the jurisprudential one, concerns the role that, in the various cases, the bankruptcy sentence plays, the moment from which all the criminal events concerning the conduct of the entrepreneur originate, thus giving rise to any criminal hypothesis of bankruptcy. In addition to retracing the troubled jurisprudential process - from the origins to the most recent arrivals - the many problematic profiles of the subject in question are explored, questioning its delicate relationships with the criminal bankruptcy figures and finally trying to advance a reading that condenses the most recent positions recorded in jurisprudence with those that emerged on the doctrinal level. In order to give the analysis of the issue as systematic as possible, an attempt is also made to elaborate a preliminary unitary treatment of the psychological element of the macro-category of the bankruptcy case, identifying the features common to the various cases with particular reference to the themes of the willful misconduct and guilt. In the latter perimeter of content, the multiple and sometimes conflicting positions recorded within the doctrine concerning the different nature and different connotations of the psychological element are also explored. Moving on to the formant of typicality, we want here to dwell on the individual criminal figures that make up the system of bankruptcy crimes, individually examining the constitutive elements and trying to outline the perimeter of typicality with rigid precision. The analysis of the individual cases aims to follow the classic partition of the criminal figure, on the basis of which the discussion starts from the identification of the typical conduct (highlighting, in the thesis work, the multiformity of the conduct of the criminal cases of bankruptcy and pushing to examine them individually in order to identify their respective factual content), continuing with the examination of the psychological element of the case, and then continue with the in-depth study of the specific object of protection of each individual case, the identification of the active subjects and arriving at conclude with the examination of its various manifestations (consummation, attempt, competition of people, etc.). In the aforementioned objective of treating the subject matter of the work with a systematic vision, certain types of bankruptcy are compared in order to analyze the relationships between them as well as to draw those lines of demarcation between the contiguous criminal figures, whose function is not oriented to mere theoretical - dogmatic subdivision but also produces important implications on the practical level.
Oggetto di tutela e tipicità criminosa nel sistema dei delitti di bancarotta / Ioppoli, Salvatore. - (2022 Mar 11).
Oggetto di tutela e tipicità criminosa nel sistema dei delitti di bancarotta
IOPPOLI, Salvatore
2022-03-11
Abstract
La presente opera si propone di esaminare, con visione sistematica, l’intero panorama dei delitti di bancarotta tassativamente previsti dalla legge fallimentare R.D. 16 marzo 1942, n. 267, agli articoli 216 e ss. Si è voluto prendere le mosse da una preliminare analisi generale sulla fattispecie di bancarotta - come ampio genum delle sottospecie che saranno specificamente trattate nel prosieguo – partendo da un excursus storico sulle origini, risalenti al diritto romano, della fattispecie in esame, sottolineandone la sua rilevanza durante l’evoluzione di un mondo commerciale sempre più caratterizzato, nel corso della storia, dal ricorso sistematico al credito. Proprio il titolare di quest’ultimo, nella più specifica accezione della sua garanzia patrimoniale, costituisce, infatti, la reale entità giuridica tutelata dall’intero sistema dei delitti di bancarotta, con una tutela diversificata in base alle multiformi figure delittuose presenti al suo interno. Tuttavia, le divergenti tesi in seno alla dottrina circa la corretta individuazione del bene giuridico oggetto di protezione delle norme incriminatrici, hanno indotto una analisi, caratterizzata da un approccio quanto più speculativo, sui differenti accenti delle molteplici posizioni dottrinarie, esaminandone i rispettivi pregi e contraddittorietà. Il lavoro si pone, dunque, all’esito di tale analisi, l’obbiettivo di individuare, sul tema, un approdo ermeneutico quanto più aderente alla ratio dell’intero panorama dei delitti di bancarotta, nonché al principio di offensività quale cardine della materia penale. Ulteriore aspetto controverso sul quale l’opera di tesi si propone di far luce, dato il vibrante dibattito originatosi tanto sul versante dottrinale quanto più su quello giurisprudenziale, riguarda il ruolo che, nelle diverse fattispecie, gioca la sentenza dichiarativa di fallimento, momento dal quale traggono scaturigine tutte le vicende di natura penale aventi ad oggetto la condotta dell’imprenditore, dando così la stura ad eventuali ipotesi delittuose di bancarotta. Oltre a ripercorrerne il travagliato iter giurisprudenziale - dalle origini ai più recenti approdi - si approfondiscono i molteplici profili problematici dell’argomento in questione, interrogandosi sui suoi delicati rapporti con le figure criminose di bancarotta e provando, in ultimo, ad avanzare una lettura che condensi le più recenti posizioni registratesi in seno alla giurisprudenza con quelle emerse sul piano dottrinario. Al fine di conferire carattere quanto più sistematico alla analisi della tematica, si cerca, inoltre, di elaborare una preliminare trattazione unitaria dell’elemento psicologico della macro-categoria della fattispecie di bancarotta, individuando i tratti comuni alle varie fattispecie con precipuo riferimento ai temi del dolo e della colpa. In quest’ultimo perimetro contenutistico, si approfondiscono, inoltre, molteplici e talora contrastanti posizioni registratesi in seno alla dottrina aventi ad oggetto la diversa natura e le diverse connotazioni dell’elemento psicologico. Passando, poi, al formante della tipicità, si vuole in questa sede soffermarsi sulle singole figure delittuose che compongono il sistema dei delitti di bancarotta, esaminandone singolarmente gli elementi costitutivi e cercando di tratteggiarne con rigida precisione il perimetro della tipicità. L’analisi delle singole fattispecie vuole seguire la classica partizione della figura criminosa, in base alla quale la trattazione prende le mosse dall’individuazione della condotta tipica (evidenziando, nel lavoro di tesi, la multiformità della condotta delle fattispecie delittuose di bancarotta e spingendosi ad esaminarle singolarmente al fine di individuarne il rispettivo contenuto fattuale), continuando con l’esame dell’elemento psicologico della fattispecie, per poi proseguire con l’approfondimento dello specifico oggetto di tutela di ogni singola fattispecie, l’individuazione dei soggetti attivi ed arrivando a concludersi con l’esame delle sue varie manifestazioni (consumazione, tentativo, concorso di persone, etc.). Nel richiamato obbiettivo di trattare il tema oggetto del lavoro con visione sistematica, si pongono a confronto talune fattispecie di bancarotta al fine di analizzare i rapporti tra esse nonché di tracciare quelle linee di demarcazione tra le contigue figure delittuose, la cui funzione non è orientata alla mera suddivisione teorico - dommatica ma produce, altresì, importanti ricadute sul piano pratico.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi di dottorato del Dott. Salvatore Ioppoli dal titolo "Oggetto di tutela e tipicità criminosa nel sistema dei delitti di bancarotta".
Tipologia:
Tesi di dottorato
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