Il gruppo di lastre a rilievo noto come “Ara di Domizio Enobarbo”, parte di un monumento urbano repubblicano e oggi diviso fra Monaco di Baviera e Parigi, è riesaminato dal punto di vista iconografico e stilistico. Se ne propone un confronto con i fregi che decoravano il tempio di Ecate a Lagina in Caria, ipotizzando un’affinità fra le maestranze responsabili dei due monumenti, e concludendo per una comune origine di tali maestranze nell’orizzonte geografico dell’Asia minore sudoccidentale o delle isole vicine. Pur non potendo precisare con certezza la cronologia dei due monumenti, oscillante per entrambi fra il 130 e l’80 a.C., si riprende in esame l’identificazione del committente in Gneo Domizio Enobarbo, console del 123 a.C.: la sua presenza in Caria durante la rivolta di Aristonico (130-129 a.C.) rende plausibile la creazione della rete clientelare da cui sarebbe potuta scaturire la dinamica che portò maestranze di quell’area a realizzare il monumento urbano secondo un meccanismo tipico del periodo, e a gettare le basi per la creazione del linguaggio figurato del rilievo storico romano. Tale soluzione è proposta però soltanto come modello interpretativo, e si lasciano aperte altre soluzioni compatibili nello stesso arco cronologico.

L’‘Ara di Domizio Enobarbo’. Un monumento fra Oriente e Occidente

Eugenio Polito
2021-01-01

Abstract

Il gruppo di lastre a rilievo noto come “Ara di Domizio Enobarbo”, parte di un monumento urbano repubblicano e oggi diviso fra Monaco di Baviera e Parigi, è riesaminato dal punto di vista iconografico e stilistico. Se ne propone un confronto con i fregi che decoravano il tempio di Ecate a Lagina in Caria, ipotizzando un’affinità fra le maestranze responsabili dei due monumenti, e concludendo per una comune origine di tali maestranze nell’orizzonte geografico dell’Asia minore sudoccidentale o delle isole vicine. Pur non potendo precisare con certezza la cronologia dei due monumenti, oscillante per entrambi fra il 130 e l’80 a.C., si riprende in esame l’identificazione del committente in Gneo Domizio Enobarbo, console del 123 a.C.: la sua presenza in Caria durante la rivolta di Aristonico (130-129 a.C.) rende plausibile la creazione della rete clientelare da cui sarebbe potuta scaturire la dinamica che portò maestranze di quell’area a realizzare il monumento urbano secondo un meccanismo tipico del periodo, e a gettare le basi per la creazione del linguaggio figurato del rilievo storico romano. Tale soluzione è proposta però soltanto come modello interpretativo, e si lasciano aperte altre soluzioni compatibili nello stesso arco cronologico.
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