Tecnologie robotiche e responsabilità per danni tra prospettive reali e falsi miti

Lo sviluppo tecnologico che ha caratterizzato gli ultimi decenni ha favorito la diffusione di robot capaci non soltanto di svolgere autonomamente una serie di attività tradizionalmente svolte dall’uomo, ma dotati di specifiche caratteristiche autonome e cognitive – quali la capacità di apprendere dall’esperienza e di prendere delle decisioni per cosí dire indipendenti –, che li hanno resi simili ad agenti in grado di interagire con l’ambiente circostante e di alterarlo significativamente. In tale ottica, la questione della responsabilità giuridica derivante dall’azione nociva di un robot diventa di fondamentale importanza, unitamente a quella della loro natura giuridica alla luce delle categorie esistenti e dell’eventuale opportunità di dar vita ad una nuova categoria con specifiche caratteristiche e proprie implicazioni. Il contributo mira a comprendere in quale misura siano necessari dei cambiamenti legislativi per risolvere le questioni di responsabilità che si impongono all’attenzione dell’interprete, ovvero quanto possa essere utile, in sede interpretativa, la normativa esistente; nella consapevolezza che si tratta di una materia in costante divenire che, a causa della