Nell’osservare la fragilità umana, quale nucleo di autenticità dell’uomo, ci si accorge che essa pervade, ancorché inconsapevolmente, tutti gli ambiti in cui l’ umano è presente. Anche il diritto, da parte sua, riflette questa stretta correlazione e non nasconde la complessità di carpire la vera essenza dell’uomo, in cui, per l’appunto, la fragilità ne rappresenta il fondamento. Se l’uomo, da un lato, vorrebbe sfuggire da una natura “umana troppo umana”, nella quale è costretto ad essere consapevole del suo essere fragile, dall’altro, il diritto, riflettendo questa “fuga” dell’essere umano dal proprio Io più profondo, appare disumanizzarsi. “Una via d’uscita” plausibile da questa impasse potrebbe ravvisarsi nel rievocare, sia nell’uomo sia nel diritto, quella condizione di originaria meraviglia; condizione tipica dell’infanzia e della fanciullezza. Queste ultime, infatti, contemplando le innumerevoli sfaccettature dell’esistenza umana nelle quali non si additano come negative eventuali stranezze od errori, potrebbero costituire il primo passo verso una completa rifioritura dell’uomo, da cui far partire, inoltre, una revisione dei diritti ad iniziare da quegli umani. Sarebbe opportuno non sprecare tale occasione, bensì ci si dovrebbe sentir pronti ad intraprendere questo nuovo cambiamento.

When observing man’s fragility as the nucleus of his authenticity, we come to realise that it is pervasive in every environment where man is present. Even the law, reflects the close connection and does not hide the difficulty in extracting the real essence of mankind where fragility represents a foundation. If on one hand, man would prefer to escape from his nature “being too human”, where he is forced to an awareness of his own fragility on the other hand, the law, reflecting on this evasion from being too human, from his inner ego, seems inhuman. “A way out” of this stalemate could be to recognise and evocate, in man and the law, the origins of wonder; a condition typical of childhood and infancy. In childhood, we contemplate on the numerous facets of human existence, in which we do not debit strangeness or mistakes as negative aspects, this could become the first step towards a rebirth of mankind, in which we could begin a revision of the law and start from those humans. We should not waste this chance; in fact we should be ready to initiate this change.

"Umano troppo umano": La fragile posizione del minore nel diritto post-moderno / Guglielmo, Nausica Lucia. - (2021 Apr 20).

"Umano troppo umano": La fragile posizione del minore nel diritto post-moderno

GUGLIELMO, Nausica Lucia
2021-04-20

Abstract

Nell’osservare la fragilità umana, quale nucleo di autenticità dell’uomo, ci si accorge che essa pervade, ancorché inconsapevolmente, tutti gli ambiti in cui l’ umano è presente. Anche il diritto, da parte sua, riflette questa stretta correlazione e non nasconde la complessità di carpire la vera essenza dell’uomo, in cui, per l’appunto, la fragilità ne rappresenta il fondamento. Se l’uomo, da un lato, vorrebbe sfuggire da una natura “umana troppo umana”, nella quale è costretto ad essere consapevole del suo essere fragile, dall’altro, il diritto, riflettendo questa “fuga” dell’essere umano dal proprio Io più profondo, appare disumanizzarsi. “Una via d’uscita” plausibile da questa impasse potrebbe ravvisarsi nel rievocare, sia nell’uomo sia nel diritto, quella condizione di originaria meraviglia; condizione tipica dell’infanzia e della fanciullezza. Queste ultime, infatti, contemplando le innumerevoli sfaccettature dell’esistenza umana nelle quali non si additano come negative eventuali stranezze od errori, potrebbero costituire il primo passo verso una completa rifioritura dell’uomo, da cui far partire, inoltre, una revisione dei diritti ad iniziare da quegli umani. Sarebbe opportuno non sprecare tale occasione, bensì ci si dovrebbe sentir pronti ad intraprendere questo nuovo cambiamento.
20-apr-2021
When observing man’s fragility as the nucleus of his authenticity, we come to realise that it is pervasive in every environment where man is present. Even the law, reflects the close connection and does not hide the difficulty in extracting the real essence of mankind where fragility represents a foundation. If on one hand, man would prefer to escape from his nature “being too human”, where he is forced to an awareness of his own fragility on the other hand, the law, reflecting on this evasion from being too human, from his inner ego, seems inhuman. “A way out” of this stalemate could be to recognise and evocate, in man and the law, the origins of wonder; a condition typical of childhood and infancy. In childhood, we contemplate on the numerous facets of human existence, in which we do not debit strangeness or mistakes as negative aspects, this could become the first step towards a rebirth of mankind, in which we could begin a revision of the law and start from those humans. We should not waste this chance; in fact we should be ready to initiate this change.
Fragility; Man; Law; Infancy
Fragilità; Uomo; Diritto; Infanzia
"Umano troppo umano": La fragile posizione del minore nel diritto post-moderno / Guglielmo, Nausica Lucia. - (2021 Apr 20).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11580/81395
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