Negli anni della dittatura militare, la produzione letteraria argentina si è sviluppata nella diaspora e nel cosiddetto esilio interno, con il timore di una divaricazione. L’analisi della violenza presente in molta di quella narrativa e lo studio della sua modellizzazione spaziale (preferentemente urbana) mostrano la coerenza della scrittura argentina che, dentro e fuori le frontiere nazionali, ha preferito la metafora alla denuncia manichea.

"Topografie della violenza"

MAGNANI, Ilaria
2005-01-01

Abstract

Negli anni della dittatura militare, la produzione letteraria argentina si è sviluppata nella diaspora e nel cosiddetto esilio interno, con il timore di una divaricazione. L’analisi della violenza presente in molta di quella narrativa e lo studio della sua modellizzazione spaziale (preferentemente urbana) mostrano la coerenza della scrittura argentina che, dentro e fuori le frontiere nazionali, ha preferito la metafora alla denuncia manichea.
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