Come nel secolo precedente, anche nel ‘900 Roma è meta di viaggiatori rioplatensi. Si tratta però di una nuova tipologia fatta di emigrati che visitano il paese d’origine, di immigrati di ritorno, di esiliati. In un alternarsi di visioni stereotipate sul passato monumentale e di estraneità, la Città Eterna offre loro un modo di autodefinirsi rispetto all’Italia, ma soprattutto di specificare la propria identità latinoamericana. Strettamente correlata con il problematico evolvere di questo processo è l’immagine che di Roma viene offerta all’interno dei testi presi in esame: di volta in volta accettata, negata o confusa fino a sovrapporne gli spazi a quelli di Buenos Aires.

"La Roma del Ritorno, una città negata"

MAGNANI, Ilaria
2000-01-01

Abstract

Come nel secolo precedente, anche nel ‘900 Roma è meta di viaggiatori rioplatensi. Si tratta però di una nuova tipologia fatta di emigrati che visitano il paese d’origine, di immigrati di ritorno, di esiliati. In un alternarsi di visioni stereotipate sul passato monumentale e di estraneità, la Città Eterna offre loro un modo di autodefinirsi rispetto all’Italia, ma soprattutto di specificare la propria identità latinoamericana. Strettamente correlata con il problematico evolvere di questo processo è l’immagine che di Roma viene offerta all’interno dei testi presi in esame: di volta in volta accettata, negata o confusa fino a sovrapporne gli spazi a quelli di Buenos Aires.
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