Il presente lavoro è nato nell’ambito del corso di Tecnologie dell'Istruzione e dell'apprendimento del corso di laurea in Scienze dell'Educazione all'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. La condizione inedita delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado verificatasi nell'ultima parte dell'anno scolastico e accademico 2019/20 ha costituito un'occasione per indagare, sul campo, quali siano le tecnologie didattiche, in accezione ampia, selezionate dalle Istituzioni Scolastiche e dai singoli docenti, ma anche quali i criteri di fondo adottati per tale selezione e quali gli obiettivi ritenuti prioritari nella necessità della didattica a distanza. La sensazione, basata sulle notizie che circolavano vorticosamente nel primo periodo dell’emergenza, era che, coniugandosi il Digital Divide con una realtà scolastica complessa e non aliena, nonostante gli sforzi, da forme di esclusione, stesse prendendo vita, sotto i nostri occhi, una nuova forma di dispersione scolastica. Con queste premesse, il lavoro si presenta quindi come una testimonianza informata, una raccolta di materiali di studio e di riflessione che presenta, come caratteristiche di rilievo, la contemporaneità al fenomeno indagato e l’organizzazione orizzontale, in base alla caratteristiche osservate, esperite e studiate dagli studenti stessi. In base ai dati raccolti, sembra evidente che l’adozione della didattica a distanza rischi, se non vengono predisposte immediate strategie inclusive, di tagliare fuori i soggetti più deboli, a vario titolo, del sistema educativo e di riproporre in ambiente digitale l’emergenza della dispersione scolastica

Didattica a distanza nell’emergenza Covid. Accessibilità e inclusione secondo i docenti

Pio Alfredo Di Tore
;
Giovanni Arduini;Diletta Chiusaroli;
2020-01-01

Abstract

Il presente lavoro è nato nell’ambito del corso di Tecnologie dell'Istruzione e dell'apprendimento del corso di laurea in Scienze dell'Educazione all'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. La condizione inedita delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado verificatasi nell'ultima parte dell'anno scolastico e accademico 2019/20 ha costituito un'occasione per indagare, sul campo, quali siano le tecnologie didattiche, in accezione ampia, selezionate dalle Istituzioni Scolastiche e dai singoli docenti, ma anche quali i criteri di fondo adottati per tale selezione e quali gli obiettivi ritenuti prioritari nella necessità della didattica a distanza. La sensazione, basata sulle notizie che circolavano vorticosamente nel primo periodo dell’emergenza, era che, coniugandosi il Digital Divide con una realtà scolastica complessa e non aliena, nonostante gli sforzi, da forme di esclusione, stesse prendendo vita, sotto i nostri occhi, una nuova forma di dispersione scolastica. Con queste premesse, il lavoro si presenta quindi come una testimonianza informata, una raccolta di materiali di studio e di riflessione che presenta, come caratteristiche di rilievo, la contemporaneità al fenomeno indagato e l’organizzazione orizzontale, in base alla caratteristiche osservate, esperite e studiate dagli studenti stessi. In base ai dati raccolti, sembra evidente che l’adozione della didattica a distanza rischi, se non vengono predisposte immediate strategie inclusive, di tagliare fuori i soggetti più deboli, a vario titolo, del sistema educativo e di riproporre in ambiente digitale l’emergenza della dispersione scolastica
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