Nella vita musicale del primo Novecento italiano, animata da una straordinaria vitalità di progetti culturali e scenari artistici, Ildebrando Pizzetti (1880-1968) ha svolto un ruolo da protagonista. La spiccata vocazione umanistica del compositore, la sua attitudine a sperimentare nuove forme di teatro musicale e a reinventare le memorie del passato in una dimensione estetica da proiettare nel futuro, hanno lasciato un segno profondo nella sua epoca e possono ancora trovare ampia risonanza nell’orizzonte della contemporaneità. Nel ricostruire un quadro organico dell’esperienza compositiva di Pizzetti, delle sue collaborazioni artistiche e delle sue opere, il volume propone una riflessione di ampio respiro sul modernismo musicale italiano. Un fenomeno tutt’altro che monolitico, in cui le istanze programmatiche delle avanguardie convivono con le aspirazioni di artisti che, come Pizzetti, intraprendono percorsi compositivi più articolati e complessi, sensibili alla dialettica tra una tradizione storicamente definita e l’inquieta alchimia delle forme che contraddistingue il disagio della modernità.
Ildebrando Pizzetti. Sulle tracce del modernismo italiano – Ildebrando Pizzetti. Retracing Italian Modernism
Susanna Pasticci
2019-01-01
Abstract
Nella vita musicale del primo Novecento italiano, animata da una straordinaria vitalità di progetti culturali e scenari artistici, Ildebrando Pizzetti (1880-1968) ha svolto un ruolo da protagonista. La spiccata vocazione umanistica del compositore, la sua attitudine a sperimentare nuove forme di teatro musicale e a reinventare le memorie del passato in una dimensione estetica da proiettare nel futuro, hanno lasciato un segno profondo nella sua epoca e possono ancora trovare ampia risonanza nell’orizzonte della contemporaneità. Nel ricostruire un quadro organico dell’esperienza compositiva di Pizzetti, delle sue collaborazioni artistiche e delle sue opere, il volume propone una riflessione di ampio respiro sul modernismo musicale italiano. Un fenomeno tutt’altro che monolitico, in cui le istanze programmatiche delle avanguardie convivono con le aspirazioni di artisti che, come Pizzetti, intraprendono percorsi compositivi più articolati e complessi, sensibili alla dialettica tra una tradizione storicamente definita e l’inquieta alchimia delle forme che contraddistingue il disagio della modernità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.