Con la legge n. 219/2017 il Parlamento colma ciò che la dottrina – invero non unanimemente – reputava una «lacuna» del nostro ordinamento. L’avvento di una regolamentazione specifica del consenso informato e del «testamento biologico» (rectius, «Disposizioni anticipate di trattamento») pone, tuttavia, l’interprete di- nanzi a numerosi interrogativi e, tra questi, nel sistema del multilivello delle fonti, v’è sicuramente quello attinente al ruolo che le organizzazioni europee latu sensu intese – Unione europea da un lato, Consiglio d’Europa dall’altro – hanno svolto in passato, e potrebbero essere chiamate ad esercitare in futuro, nella delicata ma- teria del «fine-vita». Il saggio pone, quindi, in luce il limitato margine d’inter- vento dell’UE scaturente dal principio di attribuzione ex art. e TUE e, all’oppo- sto, la decisiva influenza che le coordinate di politica legislativa enucleate, a par- tire dagli anni Settanta, dal CdE, hanno dispiegato sul nuovo articolato norma- tivo, a dispetto del mancato perfezionamento dell’iter di adesione del Paese alla Convenzione di Oviedo del 1997.

Disposizioni anticipate di trattamento: il ruolo delle organizzazioni europee dopo la legge n. 219/2017

Alberto Mattia Serafin
2019-01-01

Abstract

Con la legge n. 219/2017 il Parlamento colma ciò che la dottrina – invero non unanimemente – reputava una «lacuna» del nostro ordinamento. L’avvento di una regolamentazione specifica del consenso informato e del «testamento biologico» (rectius, «Disposizioni anticipate di trattamento») pone, tuttavia, l’interprete di- nanzi a numerosi interrogativi e, tra questi, nel sistema del multilivello delle fonti, v’è sicuramente quello attinente al ruolo che le organizzazioni europee latu sensu intese – Unione europea da un lato, Consiglio d’Europa dall’altro – hanno svolto in passato, e potrebbero essere chiamate ad esercitare in futuro, nella delicata ma- teria del «fine-vita». Il saggio pone, quindi, in luce il limitato margine d’inter- vento dell’UE scaturente dal principio di attribuzione ex art. e TUE e, all’oppo- sto, la decisiva influenza che le coordinate di politica legislativa enucleate, a par- tire dagli anni Settanta, dal CdE, hanno dispiegato sul nuovo articolato norma- tivo, a dispetto del mancato perfezionamento dell’iter di adesione del Paese alla Convenzione di Oviedo del 1997.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Serafin, in DSF 3-19 pdf si-stampi.pdf

solo utenti autorizzati

Descrizione: Articolo in rivista
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Copyright dell'editore
Dimensione 369.84 kB
Formato Adobe PDF
369.84 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11580/76154
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
social impact