Questo lavoro nasce da una parte per l’interesse verso le nuove forme di dipendenza comportamentali, e dall’altra per la curiosità nei confronti di una forma emotiva di intelligenza in grado di rafforzare la propria immagine di sé. Tutto questo verrà inquadrato all’interno della Psicologia dello Sviluppo proprio alla luce delle difficoltà evolutive degli adolescenti impegnati a confrontarsi e scontrarsi con il loro desiderio di autonomia dai genitori in un’epoca ancora più difficile oggi a causa della diffusione dei nuovi social media. Il concetto di “Intelligenza emotiva” fu introdotto da Daniel Goleman nel 1995, rivoluzionando quasi completamente la tradizionale concezione delle capacità umane. Nello specifico l’intelligenza emotiva è da considerare una miscela di motivazione, empatia, logica, autocontrollo e consapevolezza di sé (Goleman, 1995). Alla luce dell’analisi della Letteratura emergerebbe come l’intelligenza emotiva a bassi livelli possa essere responsabile di un’insufficiente capacità di riconoscere le proprie emozioni, gestire sé stessi, la propria frustrazione e le proprie motivazioni; spiegando anche come bassi indici di intelligenza emotiva siano spesso associati ad un incontrollato utilizzo di videogames, minor numero di relazioni sociali ed indici di isolamento affettivo e sociale. L’obiettivo del lavoro è quello di far luce sul concetto di Intelligenza emotiva e sulle abilità coinvolte, poter individuare fattori che ne determinano un livello basso ed insufficiente ed infine individuare eventuali conseguenze di tale distacco emotivo ed effettivo.

L’Intelligenza Emotiva, il concetto di sé e il rapporto con l’altro ai tempi delle nuove dipendenze / Albanese, Clarissa Agata. - (2020 Mar 18).

L’Intelligenza Emotiva, il concetto di sé e il rapporto con l’altro ai tempi delle nuove dipendenze.

ALBANESE, Clarissa Agata
2020-03-18

Abstract

Questo lavoro nasce da una parte per l’interesse verso le nuove forme di dipendenza comportamentali, e dall’altra per la curiosità nei confronti di una forma emotiva di intelligenza in grado di rafforzare la propria immagine di sé. Tutto questo verrà inquadrato all’interno della Psicologia dello Sviluppo proprio alla luce delle difficoltà evolutive degli adolescenti impegnati a confrontarsi e scontrarsi con il loro desiderio di autonomia dai genitori in un’epoca ancora più difficile oggi a causa della diffusione dei nuovi social media. Il concetto di “Intelligenza emotiva” fu introdotto da Daniel Goleman nel 1995, rivoluzionando quasi completamente la tradizionale concezione delle capacità umane. Nello specifico l’intelligenza emotiva è da considerare una miscela di motivazione, empatia, logica, autocontrollo e consapevolezza di sé (Goleman, 1995). Alla luce dell’analisi della Letteratura emergerebbe come l’intelligenza emotiva a bassi livelli possa essere responsabile di un’insufficiente capacità di riconoscere le proprie emozioni, gestire sé stessi, la propria frustrazione e le proprie motivazioni; spiegando anche come bassi indici di intelligenza emotiva siano spesso associati ad un incontrollato utilizzo di videogames, minor numero di relazioni sociali ed indici di isolamento affettivo e sociale. L’obiettivo del lavoro è quello di far luce sul concetto di Intelligenza emotiva e sulle abilità coinvolte, poter individuare fattori che ne determinano un livello basso ed insufficiente ed infine individuare eventuali conseguenze di tale distacco emotivo ed effettivo.
18-mar-2020
Intelligenza emotiva, dipendenze, concetto di sè
L’Intelligenza Emotiva, il concetto di sé e il rapporto con l’altro ai tempi delle nuove dipendenze / Albanese, Clarissa Agata. - (2020 Mar 18).
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