Per lo meno da un ventennio a questa parte, un ampio dibattito sulle professioni educative ha coinvolto il mondo accademico e le associazioni professionali, dando luogo a un intenso lavoro di confronto. Nell’ottica di un auspicato superamento di quei gap che ne hanno ostacolato l’affermazione identitaria, è da registrare come, dopo anni di vuoto legislativo, o di norme parziali e contrastanti, la situazione giuridica stia volvendo verso un deciso miglioramento per il lavoro socio-educativo. Si tratta di norme che hanno aperto nuove rilevanti prospettive per il riconoscimento giuridico, ma anche sociale e culturale, dei professionisti dell’educazione. La fisionomia dell’educatore risulta delineata come operatore che si occupa dell’educazione e della formazione di soggetti e gruppi lungo l’intero arco di vita (infanzia, adolescenza, giovani, adulti, anziani) e nei luoghi/servizi/agenzie (formali, non formali e informali) di prevenzione, educazione e recupero. Nella presenta analisi ci soffermiamo, in particolare, su uno dei molteplici ambiti in cui si può svolgere la professionalità dell’educatore, ossia le comunità per minori, in cui l’utenza sempre più è rappresentata dai Msna.

Le professioni educative, tra novità normative e ambiti di intervento

Fabrizio Pizzi
2019-01-01

Abstract

Per lo meno da un ventennio a questa parte, un ampio dibattito sulle professioni educative ha coinvolto il mondo accademico e le associazioni professionali, dando luogo a un intenso lavoro di confronto. Nell’ottica di un auspicato superamento di quei gap che ne hanno ostacolato l’affermazione identitaria, è da registrare come, dopo anni di vuoto legislativo, o di norme parziali e contrastanti, la situazione giuridica stia volvendo verso un deciso miglioramento per il lavoro socio-educativo. Si tratta di norme che hanno aperto nuove rilevanti prospettive per il riconoscimento giuridico, ma anche sociale e culturale, dei professionisti dell’educazione. La fisionomia dell’educatore risulta delineata come operatore che si occupa dell’educazione e della formazione di soggetti e gruppi lungo l’intero arco di vita (infanzia, adolescenza, giovani, adulti, anziani) e nei luoghi/servizi/agenzie (formali, non formali e informali) di prevenzione, educazione e recupero. Nella presenta analisi ci soffermiamo, in particolare, su uno dei molteplici ambiti in cui si può svolgere la professionalità dell’educatore, ossia le comunità per minori, in cui l’utenza sempre più è rappresentata dai Msna.
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